Inciampa e cade con il fucile in braccio: parte un colpo, muore centrato al petto
STRADELLA. Scendeva le scale della cantina di casa con il fucile da caccia tra le mani ed è partito un colpo. Stefano Brambilla, un pensionato che aveva 64 anni e abitava a Stradella in via San Martino, è stato centrato allo sterno dalla rosa di pallini ed è morto in pochi minuti. Una tragedia terribile quella avvenuta a poche decine di metri dall’ingresso delle scuole elementari.
I carabinieri della compagnia di Stradella hanno eseguito i rilievi e hanno subito escluso il suicidio. Il magistrato di turno della procura della Repubblica di Pavia dopo aver esaminato il rapporto dei militari ha subito concesso il nulla osta per la rimozione della salma. Le esequie saranno celebrate questa mattina (8 ottobre) alle 9.30 alla chiesa parrocchiale di Stradella.
La tragedia è avvenuta ieri mattina (7 ottobre) verso le otto e mezza, mentre i ragazzi delle vicine scuole elementari stavano entrando in classe per l’inizio delle lezione. Da una prima ricostruzione sembra che il pensionato stesse maneggiando la sua doppietta in casa.
Poi ha deciso di riportare l’arma in cantina e, probabilmente, non si è reso conto che era rimasto un colpo in canna e l’arma non aveva la sicura. Stefano Brambilla era sulla scala interna che scende nella cantina dove c’era il posto per un’arma che era regolarmente denunciata per la detenzione. Ma la tragedia era dietro l’angolo. Probabilmente Stefano Brambilla è scivolato o inciampato e inavvertitamente ha toccato il grilletto mentre aveva la canna del fucile puntata contro di sè. Il proiettile lo ha colpito in pieno alla sterno da distanza ravvicinata: l’impatto è stato micidiale. Impossibile salvarsi in quelle condizioni.
Il pensionato è stramazzato sulle scale e una delle due figlie (abita al piano di sopra) sembra sia stata la prime persone ad accorgersi della tragedia. Anche i bambini e il personale della scuola elementare sembra abbiano sentito lo sparo e sono entrati subito in classe. L’allarme è scattato con le telefonate alla centrale operativa del 118.
A Stradella sono state inviate sia l’ambulanza che l’automedica nel disperato tentativo di salvare il pensionato. Ma per Stefano Brambilla non c’era più nulla da fare: il medico non ha potuto far altro che constatare il decesso. Le lesioni riportate erano troppo gravi per salvarsi.
A questo punto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Stradella che hanno iniziato gli accertamenti per ricostruire la dinamica della tragedia. L’accesso a via San Martino è stato bloccato dalla polizia locale per favorire l’arrivo dei soccorsi. Le figlie sono state convocate in caserma e sentite come persone informate sui fatti. Il magistrato della procura della Repubblica ha concesso il nulla osta ai familiari per la rimozione della salma senza richiedere altri accertamenti.
La tragica notizia della morte di Stefano Brambilla ha provocato dolore e sgomento a Stradella. La famiglia del pensionato è infatti conosciuta nello stradellino per aver gestito diversi distributori di benzina nella zona. La vittima del tragico incidente era rimasto vedovo da diversi anni ed era molto legato alle figlie Benedetta e Costanza. —
(ha collaborato Oliviero Maggi)