Ucraina, nel Donbass i russi avanzano su Toretsk. Mosca: “70 feriti uccisi nel Kursk”. Harris: “Se eletta, non incontrerò Putin”.
Mentre nei cieli continua lo scambio di missili e droni, sul fronte del Donbass le forze di Mosca continuano la loro lenta avanzata mirata ad assicurasi il controllo strategico della regione. La portavoce dei militari ucraini del fronte est, Anastasia Bobvnikova ha confermato ai media ucraini che le truppe russe sono entrate nella periferia orientale della città di Toretsk, nella regione di Donetsk , dove sono in corso pesanti combattimenti.
Dopo la conquista di Vuhledar, l’ingresso a Torestks rappresenta un altro passo verso Pokrovsk, la città considerata snodo strategico per il controllo della regione. Tra lunedì e martedì l’esercito russo ha lanciato 23 attacchi contro Toretsk, secondo lo stato maggiore ucraino. Nella cittadina si stima siano rimaste soltanto circa 1600 persone, perché la maggior parte dei 30 mila residenti sono sfollati. Il sito web di monitoraggio dell’offensiva DeepState indica che gli insediamenti alla periferia orientale di Toretsk (Pivnichne, Zalizne, Druzhba e Pivdenne) sono completamente o quasi in mano russa.
Missili russi su Odessa: un morto. Mosca: “Abbattuti droni di Kiev” – I sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto durante la notte 16 droni ucraini sulla regione di Belgorod e sul Mar Nero. Sul fronte opposto, le difese aeree di Kiev hanno abbattuto 18 droni nelle regioni di Odessa, Mykolaiv, Dnipro, Vinnytsia e Ternopil. Dalla Crimea sono partiti due missili balistici russi Iskander-M contro Odessa, e 19 droni. Un razzo ha provocato la morte di un uomo di 60 anni, ferendo cinque persone. I media ucraini danno notizia di un sabotaggio riuscito contro una nave militare russa nel Mar nero e un attacco missilistico riuscito contro un deposito di stoccaggio di petrolio in Crimea.
Mosca: “70 civili uccisi nel Kursk” – Secondo le autorità russe, più di 300 civili sono rimasti feriti e circa 70 sono morti nella regione russa di Kursk a causa delle azioni delle forze armate ucraine. Secondo l’agenzia di stampa russa Ria Novosti il numero reale è “probabilmente molto più alto”.
Mosca: “I missili in territorio russo cambieranno la natura del conflitto” – Il vice ministro degli Esteri di Mosca, Alexander Grushko è tornato ad alzare la tensione sulla questione dell’uso dei missili a lungo raggio occidentali in territorio russo. Permettere a Kiev di lanciare missili a lungo raggio in profondità sul territorio russo, ha detto Grushko, “cambierebbe la natura del conflitto”.
Kamala Harris: “Non incontrerò Putin” – Sull’altro lato dell’Atlantico, nell’intervista andata in onda lunedì sera su Cbs News la candidata democratica alla Casa Bianca Kamala Harris ha detto in un’intervista che, se eletta presidente, non incontrerà Vladimir Putin per colloqui di pace se non sarà rappresentata anche l’Ucraina. “Non lo incontrerò bilateralmente senza l’Ucraina, no. L’Ucraina deve avere voce in capitolo sul futuro dell’Ucraina”, rispondendo alla domanda se avrebbe incontrato personalmente il leader russo per negoziare la fine della guerra. Harris ha anche aggiunto che “se Donald Trump fosse presidente, Putin sarebbe seduto a Kiev in questo momento”.
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