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Октябрь
2024

Ivrea, la crisi delle donazioni svuota il magazzino Caritas

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Ivrea

La crisi economica che non accenna a mollare la presa genera un effetto domino sulle famiglie che già versano in gravi difficoltà economiche, l’anello debole della catena. Con l’aumento dei prezzi sono calati drasticamente anche le donazioni alimentari. L’allarme lo lancia Fiorenzo Bianco, presidente della Caritas di Ivrea dal luglio scorso, partendo da un dato che fotografa bene la gravità della situazione.

«Abbiamo il magazzino quasi vuoto e per i prossimi mesi rischiamo seriamente di non poter più fornire la borsa alimentare alle 700 famiglie che aiutiamo ormai da molti anni. Dal banco alimentare di Moncalieri l’ultima consegna risale alla fine di agosto, quando sono arrivati appena otto bancali di merce, invece dei soliti quindici. Una situazione che abbiamo tamponato grazie alle donazioni del nuovo supermercato Coop di Ivrea, ma non sarà sempre così».

«Non ci resta che sperare in un risultato straordinario della colletta alimentare in programma sabato 16 novembre - prosegue Bianco -. A mancare sono soprattutto l’olio, la farina, il riso, la carne in scatola, il latte e lo zucchero, prodotti che hanno subito un rincaro a causa di fattori contingenti come la crisi economica e le guerre in atto».

A ciò si aggiungono i problemi di approvvigionamento dei magazzini di Moncalieri per l’inceppamento del sistema dei bandi e delle donazioni gestite dal Ministero delle Politiche sociali attraverso l’Agea, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura finanziate dal Fea, il fondo di aiuto Europeo agli indigenti.

«Gli approvvigionamenti – aggiunge Bianco – sono passati dalle 6.766 tonnellate del 2023 alle 4.179 tonnellate di quest’anno, con una diminuzione del 38%. Per mantenere un livello minimo di distribuzione, il magazzino di Moncalieri ha dovuto svuotare tutto. E la Caritas di Ivrea dipende da questo sistema. Per queste ragioni, mai come quest’anno, la colletta alimentare sarà fondamentale per riempire il nostro magazzino e per sensibilizzare la cittadinanza rispetto alla povertà dilagante».

«Facciamo appello a tutte le forze sociali e politiche - afferma Fiorenzo Bianco - affinché ci diano una mano per affrontare e superare questo periodo difficilissimo».

Intanto Bianco sta lavorando alla formazione di un team di Caritas diocesano. «Ce ne sono quattordici attive sul territorio canavesano – ricorda – ma serve più sinergia tra i vari gruppi per agire in maniera coordinata». Oltre alle settecento famiglie la Caritas eporediese aiuta 50 persone senza fissa dimora, oppure che hanno un rifugio, ma non un posto per cucinare. «Le persone in difficoltà, a causa di varie problematiche, sono in costante aumento – denuncia il presidente Caritas – Serve ora uno sforzo corale per migliorare le condizioni di vita di coloro che sono più fragili, offrendo loro non solo aiuti economici, ma anche opportunità di riscatto».Lydia Massia