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Treviso Basket, Martelossi: «Sbagliato innervosirsi per i direttori di gara: sia di lezione»

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La concitata, quanto amara, serata trevigiana di sabato vista da Alberto Martelossi, coach di provata esperienza (ha allenato 12 squadre, l’ultima quella della sua città, Udine, dove è stato anche responsabile dell’area tecnica) e oggi commentatore per la Tribuna con la rubrica “A colpi di Martello”.

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Coach, quanto è dipeso dall’arbitraggio tutto quel nervosismo di TvB?

«Di certo non è quella la terna (Lanzarini, Valzani e Catani ndr) che aiuta a star calmi: specie Lanzarini, arbitro internazionale che di fatto comandava gli altri due, in tal senso è conosciuto. Ma proprio per questo bisogna adeguarsi al loro metro, cioè essere irreprensibili nel comportamento prima che nei contatti. Sabato ha contato più la mimica facciale e corporale: hanno tollerato i contatti ma non il comportamento dei tesserati. E questa è una grande lezione: in campionato capiterà spesso di trovarsi in situazioni simili, ancor più in trasferta, per cui bisogna adeguarsi, come del resto hanno detto Bowman e Morea nel dopogara. Chi è più bravo ad adeguarsi ne trarrà beneficio».

Quindi l’arbitraggio è stato determinante?

«La gara si è decisa più sotto questo aspetto che quello tecnico, dove Treviso ha tenuto botta un po’ in ogni ruolo, anche nei lunghi dove chiaramente c’era sofferenza per mancanza di centimetri».

Però, dopo le 18 perse a Mestre, sabato sono state 17: qui l’arbitraggio c’entra ma fino a un certo punto.

«Può essere questo un difetto di Treviso, ho visto perdere palla dal palleggio, però è stato figlio anche del nervosismo in campo: dopo i primi due positivi, il terzo quarto è stato quello disastroso, il quarto era già accademia. Ma non credo sia questa la regola, anche se le perse possono dipendere del modo di giocare di Vitucci, con un attacco molto aperto e arioso, in linea con la tipologia dei giocatori».

In settimana i tifosi avevano iniziato già a volare. Si tratta di una doccia fredda, di ritorno con i piedi per terra?

«A me sembra strano il modo con cui hanno perso. Dopo un buon precampionato e il derby vinto mi sarei aspettato una partenza più “presuntuosa”. Il vantaggio nel primo tempo doveva essere più cospicuo, insomma una sconfitta da prendere come lezione: le prossime due gare, a Reggio Emilia e con Trieste, saranno la cartina al tornasole, vedremo cioè se ci sarà più da correggere o da tenere ciò che di buono s’è visto l’altra sera. Ripeto: la parte emotiva è stata molto condizionante, aver perso il filo ha causato un corto circuito tecnico e Frank con quei tecnici ha anche cercato di scuotere la squadra. Poi bisogna parlare dei meriti di Trapani, l’avevo già messa tra le prime quattro, a lottare con Tortona e Venezia: ha mostrato consistenza e durezza, anche oltre il lecito, con una impressionante chiusura della propria area. E soprattutto grande chiarezza nei ruoli: prendiamo Rossato, primo e ultimo tiro degli air ball ma in mezzo solo cose positive».

Quindi una panchina TvB non all’altezza?

«Fino a venerdì la definivo buona e pure ora: Mezzanotte mi sembra utile, Torresani crescerà gara dopo gara e anche Macura, la nota migliore, è destinato a migliorare».