Scuola Caprin di Trieste, appaltatore e Comune ai ferri corti su tempi e progetti
Riemerge a Trieste la questione Caprin, ovvero il confronto sulle difficoltà progettuali e realizzative incontrate nel “cantierissimo”, che deve riqualificare la scuola secondaria di primo grado in Salita di Zugnano, a Valmaura.
Il caso era scoppiato alla fine dello scorso luglio, quando l’appaltatore Monticolo & Foti fermò i lavori, avendo constatato che tra stato di fatto dell’edificio e progetto d’intervento, in particolare sulla palestra, esistevano insormontabili differenze, tali da non consentire i due obiettivi, l’adeguamento anti-sismico e l’efficientamento energetico.
Appaltatore e uffici tecnici comunali s’incontrarono, il Comune prese atto delle difformità/criticità «non previste nè preventivabili nell’appalto originario», vennero studiate delle varianti, che richiedevano nuovi interventi e relative proroghe alla Monticolo & Foti.
Ma purtroppo la vicenda non si è risolta e adesso l’appaltatore solleva il problema relativo alla forte lentezza del cantiere, poichè - a suo dire - le varianti viaggiano a velocità ridotta e si sarebbe già accumulato un ritardo di un anno, per recuperare il quale servirebbe maggiore celerità da parte degli uffici comunali. «Lavoriamo al 20% dell’operatività - denuncia Luca Monticolo, che sostiene di aver già allertato il sindaco Dipiazza - se non acceleriamo, addio ai fondi Pnrr».
Perchè il cantiere della Caprin è finanziato dal Piano nazionale ripresa e resilienza: il quadro economico ammonta a 6,2 milioni di euro, di cui 5,4 inclusivi di Iva vanno sulla riqualificazione edile-impiantistica affidata alla Monticolo & Foti. Le opere supportate dal Pnrr debbono essere completate entro la fine del 2026, l’impegno per la Caprin era stato cadenzato su una durata biennale di 730 giorni a partire dal novembre ’23.
Luigi Fantini, dirigente dell’edilizia scolastico-sportiva del Comune, non è affatto d’accordo con la posizione assunta dall’appaltatore. Al quale risponde che «i problemi riscontrati alla Caprin sono i problemi di tutti i cantieri, patologie consuete. Come quelle che abbiamo trovato alla Corsi e alla Giotti Stuparich, con le solite frequenti differenze tra documenti e situazione di fatto». «Smentisco - obietta ancora Fantini - che il ritardo sia di un anno, a tutt’oggi si tratta di due mesi e i fondi Pnrr non sono in discussione».
La Caprin è una scuola che nasce nelle criticità. Il progetto venne affidato a fine anni Sessanta quando sindaco era il democristiano Marcello Spaccini. Nel disegno dell’edificio venne coinvolto l’architetto milanese Aldo Rossi, insieme ai colleghi Francesco Tentori, Giorgio Grassi, Renzo Agosto. La costruzione, che dovette procedere affrontando un contesto orografico insidioso, andò avanti per lotti, con una certa lentezza esecutiva (ancora!) tant’è che negli anni ’80 non erastata ultimata.
Nel 2019 l’ingegnere Luciano Zarattini affrontò l’adeguamento dello stabile, che accoglie 5 sezioni, e allora le risorse regionali-statali ammontavano a 4,2 milioni. Poi nel 2020 il progetto passò allo studio Livio Paris (sede ad Avezzano, provincia dell’Aquila), che di recente, in seguito all’insorgere dei problemi prima riferiti, è tornato a occuparsene. —
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