Morto a 56 anni Giuseppe Strada: «Un pilastro del volontariato a Massanzago»
È morto sabato 5 ottobre Giuseppe Strada, a causa di un aggravamento del tumore che l’aveva colpito due anni e mezzo fa, lasciando nel dolore la moglie Marisa e i figli Antonella, Chiara e Gioele, i suoi amori più grandi. Strada aveva 56 anni, compiuti a luglio. Lavorava in un’impresa edile in provincia di Venezia da una quindicina d’anni ed era stimato e benvoluto.
Due anni fa la malattia lo aveva costretto a casa e aveva seguito vari cicli di terapie, anche due protocolli sperimentali allo Iov di Padova. Oltre al lavoro Strada era volontario nel sociale, dava una mano alla Pro loco e alla Sagra del Melone. Era anche dirigente dell’associazione Pallavolo Massanzago e aiutava la società sportiva nel gestire il palazzetto dello sport di Borgoricco. Faceva parte anche della dirigenza dello Sporting Borgoricco.
«Ha affrontato la malattia con grande coraggio, due anni e mezzo di terapie ma sempre col sorriso e la volontà di non farcelo pesare – racconta la moglie Marisa – Era rientrato ne protocolli sperimentali che non erano ancora in commercio come le chemio, ci metteva la firma per farle. Ha partecipato a due, con grande attenzione per i medici».
Strada era originario di Belvedere di Spinello, Crotone, ma era arrivato a Massanzago tantissimi anni fa. Per lavoro partiva presto al mattino e tornava la sera tardi. Ma trovava sempre il tempo per il volontariato. Quando poteva tornava al paese in Calabria per la raccolta delle olive poiché la sua famiglia ha una tenuta che il padre anziano non può più seguire.
«Era una persona speciale – lo ricordano commossi i figli – Si è prodigato sempre per tutti e per la comunità dove ha vissuto”. Grande il cordoglio, non solo a Massanzago.
«Ci ha lasciato Giuseppe Strada, che da tanti anni faceva parte della nostra famiglia – l’annuncio dato domenica dalla Pallavolo Massanzago con il presidente Galdino Carpin – Persona solare, dirigente sempre in prima linea per aiutare la Pallavolo Massanzago». «Ho avuto modo di conoscere Beppe in palestra a Borgoricco, persona gentile, disponibile e sorridente. Mi dispiace tanto, condoglianze alla famiglia, a tutta la Pallavolo Massanzago da parte mia e da tutto lo Sporting Borgoricco», il post del presidente.
«Lo incontravo spesso a Venezia e mi raccontava dei suoi ulivi con una certa commozione e impotenza nel poterli coltivare – il ricordo dell’amico Mario – Persona mite e buona. In questi ultimi anni ha lavorato al Ghetto a Venezia, consolidando un ponte che congiunge la zona con Cannaregio: da una parte la realtà ebraica, dall’altra una realtà multietnica, anche araba. E lui andava d’accordo con tutti. In Pro loco veniva a cucinare costicine indossando occhiali da sole. Lui trovava luce ovunque. Trova luce anche adesso, caro Giuseppe, magari all’ombra dei tuoi amati ulivi».
Il funerale sarà mercoledì 9 ottobre alle 10.30 nella chiesa di Massanzago.