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La triestina Giulia al Polo Nord: sui social la vita alle Svalbard

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Cosa succede quando gli orsi polari arrivano in città? Come si affronta la quotidianità quando le temperature scendono fino a meno 40 gradi? Con quali mezzi ci si muove tra casa, lavoro e altre destinazioni? Giulia Di Marino, triestina, trasferita da quasi due anni alle Svalbard, racconta la vita all’estremo nord con un canale youtube “Giulia al polo”, presente anche su blog e social. Un diario online ricco di informazioni e sempre più seguito, con oltre 20 mila utenti all’attivo solo su Youtube e 26 mila su Instagram, anche qui in costante aumento.

La giovane, 26 anni, manager in un hotel, ricorda che «tutto è iniziato quando sono arrivata qui a novembre 2022, volevo fare un’esperienza diversa e ho trovato un ambiente straordinario e incredibile. Dopo un po’ di tempo ho capito che volevo raccontare a tutti quanto fosse speciale questo luogo e così è iniziata l’avventura del canale Youtube, i social e adesso anche del sito».

Giulia parla di come si trascorre un lungo periodo di buio perenne, per mesi, durante l’inverno, da dove è nata la sua scelta di stabilirsi in un posto così lontano, ma spiega anche situazioni pratiche, come funziona la stazione di benzina più a nord d’Europa, come arrivano i pacchi postali nelle isole, cosa “contiene” il piccolo centro commerciale presente. Domande che spesso gli stessi utenti le pongono via messaggio.

Tra le curiosità i video indicano il numero di motoslitte che ogni residente possiede, almeno due, per spostarsi un po’ ovunque. La stessa Giulia, in molti scatti, mostra i suoi spostamenti con questo mezzo, tra neve e ghiaccio. Ma anche come funziona la convivenza con gli orsi polari, che ogni tanto fanno capolino in città, accanto a case e altri edifici.

C’è spazio anche per un giro nella via principale di Longyerbyden, dove vive, tra caffè, cinema, piccoli negozi e luoghi di ritrovo, al coperto, per gli abitanti della zona, circa 2.400 persone.

Giulia documenta anche di strutture importanti presenti nell’area, come il “global seed valut”, dove sono conservati i semi di piante da tutto il mondo, sfruttando il permafrost per garantirne la lunga conservazione. Un’iniziativa voluta per salvaguardare la biodiversità.

«I diari online sono nati anche perché mi sono resa conto di quanto le Svalbard siano diverse da altri luoghi, quanto siano spettacolari i suoi panorami e unici molti degli aspetti che le caratterizzano. Il mio obiettivo – sottolinea – è far conoscere tutto questo a tante persone, raccontandolo in base a ciò che vedo e vivo ogni giorno. Mi piace ricordare le particolarità di questi paesaggi senza dimenticare però anche l’aspetto sociale, come sono le comunità, come si può trovare la felicità anche in un punto così remoto. So che molti degli utenti che mi seguono sognano anche di venire qui in vacanza e c’è anche chi vorrebbe fare un’esperienza così estrema e non ha il coraggio. Consiglio sempre di provarci, sembra difficile e complesso, ma – conclude la ragazza – ne vale decisamente la pena». —

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