Cantiere aperto a Gorizia per trasformare il Duca d’Aosta nel campovolo Fvg
Lavori in corso all’aeroporto Duca d’Aosta. Sono iniziate le operazioni preliminari per permettere lo svolgimento dei maxi-concerti in via Trieste. L’attività di volo rimarrà, chiaramente, preponderante (su precisa disposizione dell’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile) ma quell’area immensa potrà essere utilizzata per organizzare eventi di grande portata.
A farci da guida è Antonino Vivona, presidente della Consortile, che assieme al suo staff sta lavorando con grande impegno per concretizzare questa possibilità di sviluppo per la superficie di circa 150 ettari.
Le tappe
«Sono state ultimate le operazioni di pulizia della vegetazione e, già adesso, il colpo d’occhio è notevolmente diverso. Tutto il perimetro - spiega Vivona - è stato ripulito e sono riemerse, alla vista, le vecchie palazzine. I passaggi successivi riguardano la bonifica bellica e lo scavo, lungo la strada vecchia, per interrare tutti i sottoservizi necessari. È un’opera a tappe».
L’intervento - fanno eco i tecnici - prevede l’adeguamento degli spazi da dedicare ad attività “non prevalenti” da concentrare nell’area Nord dell’aeroporto la quale necessita di indagini strumentali, di assaggi geologici nonché dell’esecuzione di rilievi finalizzati all’acquisizione di dati necessari allo sviluppo del progetto: la densa presenza di vegetazione rendeva inaccessibile l’area per l’esecuzione di tali approfondimenti.
L’obiettivo resta quello di far svolgere il primo concerto nel maggio 2025. Anche in questo caso, si tratta di una corsa contro il tempo. «Se non dovessero esserci intoppi, potrebbe essere che si riesca ad organizzare due grandi concerti l’estate prossima», si spinge oltre Vivona.
L’affidamento
Attraverso una determina, appena affissa all’albo pretorio (la numero 1.378), sono stati affidati i servizi tecnici di progettazione esecutiva, direzione lavori e sicurezza al Raggruppamento temporaneo di progettazione (Rtp) alla Meninno Architets srl (ruolo di mandataria con percentuale di partecipazione al 64,5%), all’ingegner Dario Svara di Trieste (24,25) e al geometra Alex Pelos di Aiello del Friuli (11,3%) come mandanti. La somma impegnata è di 166.933,90 euro complessivi.
«Questo intervento - spiega l’architetto Claudio Meninno di Gorizia - costituisce una possibilità di sviluppo non solo per l’aeroporto ma per l’intera città. Creerà un indotto di cui l’economia locale potrà beneficiare, visto l’afflusso di persone che i maxi-concerti garantiranno, senza dimenticare anche il personale tecnico al seguito degli artisti».
I 2,5 milioni
Come spiegato in occasione di uno degli ultimi Consigli comunali, sono sei gli interventi in aeroporto coperti dai 2,5 milioni messi a disposizione dalla Regione.
«Cinque, per un valore di 2 milioni, dovranno essere realizzati direttamente dal Comune. Il sesto, coperto da 500 mila euro, dovrà essere gestito dalla società consortile. Si tratta di un intervento importante», spiega l’assessore comunale alle Società partecipate, Paolo Lazzeri. Che vuol anche ringraziare il dirigente ai Lavori pubblici Paolo Lusin che è anche Responsabile unico del procedimento (Rup). «Ripeto: quello che si sta effettuando in questi giorni è un superlavoro. E confermo l’obiettivo di promuovere il primo concerto nel maggio 2025».
Entrando nel merito più squisitamente tecnico, si tratta di andare a realizzare al “Duca d’Aosta” tutto il necessario a ospitare i grandi eventi, quindi l’area stage, l’area backstage, la zona dedicata al pubblico e le vie di esodo.
È stata, così, individuata una lunga lista di interventi per trasformare il Duca d’Aosta nel “campovolo” del Friuli Venezia Giulia