Bollengo, «Manca il medico di famiglia» Ricca scrive a Regione e Asl
BOLLENGO
AAA medici di famiglia cercansi. Il problema della cronica carenza di professionisti che sta attanagliando la sanità pubblica è esploso “quasi” inaspettatamente in paese, creando non pochi problemi a centinaia di cittadini. Il sindaco, Luigi Sergio Ricca, ha preso carta e penna scrivendo una missiva, stringata nella forma ma eloquente nei contenuti, al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, all’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi e al direttore generale dell’Asl/To4 Stefano Scarpetta.
Luigi Sergio Ricca nelle prime righe descrive per sommi capi come è venuto a galla il problema: «Il 30 settembre scorso - ricorda - il dottor Roberto Roffino, circa 1.500 assistiti, cessava il suo mandato di medico di famiglia a Bollengo. L’avviso ufficiale è arrivato alle persone interessate soltanto cinque giorni prima, scatenando una corsa alla sostituzione che ha creato da subito molte difficoltà agli interessati, tanto che in pochissimo tempo si è arrivati all’esaurimento dei posti disponibili per la presa in carico da parte di altri medici».
«Medici che di fatto erano soltanto uno - stigmatizza il primo cittadino di Bollengo - poiché nel nostro Distretto quelli segnalati con disponibilità di spazi erano sì due, dei quali uno, però, con la previsione di cessazione del mandato a novembre, per cui la stragrande maggioranza degli interessati si è concentrata sull’altro medico, che in brevissimo ha saturato le sue disponibilità». Al momento risultano oltre duecento pazienti scoperti «che sono alla ricerca affannosa del nuovo medico di famiglia». Medici rintracciabili «solo in Comuni alquanto lontani, con le difficoltà logistiche che si possono incontrare, soprattutto nel persone anziane».
Ricca poi spiega che «ho ben presenti le difficoltà nelle quali la Regione si trova ad operare e quelle che incontra nel reclutare nuovi medici di famiglia così come gli sforzi fatti per immettere in ruolo nuovo personale come avvenuto qualche mese fa» , ma con tono fermo sollecita «un intervento rapido per garantire l’assistenza sanitaria territoriale anche nel nostro Distretto, assegnando quanto prima un nuovo medico anche nella nostra zona, o, nell’attesa consentendo ai medici presenti ed attivi di andare oltre il limite di assistiti attualmente concesso».
Si attende ora la risposta di Regione e Asl/To4 per un problema comune a molte realtà del territorio.