ru24.pro
World News
Октябрь
2024

Lotta al degrado a Mestre, sgomberato il sottopasso Santa Maria dei Battuti

0

Prosegue l’attività della Polizia locale di Venezia nell’ambito del programma “Oculus” per la riqualificazione degli edifici abbandonati nel territorio del Comune di Venezia.

Nelle scorse ore è stato effettuato lo sgombero del sottopasso Santa Maria dei Battuti, in via Giovanni da Verrazzano. L'intervento è stato condotto in collaborazione con gli operatori sociali del Pronto Intervento dell'Area Coesione sociale del Comune di Venezia e il personale del Gruppo Veritas che ha provveduto alla rimozione dei bivacchi e alla chiusura del cancello applicando una catena con apposito lucchetto.

[[ge:gnn:nuovavenezia:14688014]]

L'operazione si colloca in un ampio filone di stretta collaborazione tra la Polizia locale e l'Area Coesione sociale. Il progetto "Oculus", infatti, oltre al costante aggiornamento della mappatura di aree critiche di disagio, ha come obiettivo anche il contatto, l'orientamento e l'eventuale presa in carico da parte dei Servizi sociali delle persone senza dimora in situazione di grave vulnerabilità, individuate durante gli interventi di sgombero.

Nel corso dell'intervento è stata riscontrata la presenza di due giacigli di fortuna.

[[ge:gnn:nuovavenezia:14688015]]

«È essenziale mantenere un intervento costante e capillare su tutto il territorio», dichiara l’assessore alla Sicurezza, Elisabetta Pesce, «per evitare che si instaurino situazioni croniche difficili da risolvere. Nel caso si ripresentassero nuovi accampamenti, la Polizia locale interverrà con prontezza, garantendo che l'area del sottopasso Santa Maria dei Battuti non torni ad essere occupata da persone senza fissa dimora, prevenendo così forme di degrado urbano. Desidero esprimere i miei ringraziamenti agli agenti della Polizia locale per il loro costante impegno e dedizione. Un riconoscimento particolare va anche agli operatori di Veritas e agli operatori sociali per il prezioso lavoro svolto quotidianamente a supporto della comunità».