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Октябрь
2024

Ex Fiera di Trieste, via libera con riserva: rimane il nodo dei sottoservizi

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Avrebbe dovuto avere carattere “decisorio”, ma l’esito è una fumata grigia, non è nera ma neppure bianca. Sulla conferenza dei servizi in merito alla riqualificazione dell’ex Fiera, il risultato in schedina è X. Il dato positivo è che i partecipanti si sono espressi a favore del progetto presentato dalla Mid di Klagenfurt, il dato invece ancora portatore di dubbi riguarda le prescrizioni che accompagnano il verdetto di enti e aziende coinvolte nell’operazione rigenerativa.

Per cui l’ingente mole di documenti, che scorta il dossier, non è ancora pronta a entrare nell’aula del consiglio comunale: deve attendere che carte e tavole corrispondano agli indirizzi manifestati dagli attori della conferenza. Il Comune ha concesso 30 giorni ai professionisti incaricati da Mid, Francesco Morena e Alberto Novarin.

Il nodo, dal marzo 2023 costantemente ribadito dal Comune e da AcegasApsAmga, stringe i cosiddetti “sottoservizi”, ovvero il governo delle reti energia-acqua-gas che supporta la riconversione del compendio esteso tra Rossetti-Revoltella-Settefontane-De Gasperi. Non è un nodo facilmente allentabile, perchè attorno ad esso danzano 9 milioni 87.000 euro.

Eddi Dalla Betta, dirigente della Pianificazione territoriale municipale, descrive la questione nei seguenti termini. Dagli elaborati preparati dallo studio udinese Novarin non emerge con necessaria chiarezza la distinzione tra le opere a scomputo degli oneri e quelle direttamente a carico del privato proponente. Cioè, tra quelle che in sostanza vengono pagate dal Comune, in quanto ritenute di interesse pubblico perchè utilizzabili dal territorio, e quelle che invece attengono lo specifico ambito dell’azienda Mid. Finchè non si snebbia questo chi-paga-cosa, il fascicolo non progredisce: «Non molliamo», asserisce Dalla Betta.

La Difesa del suolo regionale ha chiesto inoltre che venga rivisto lo studio idrico riguardante le acque da scaricare: una parte di esse potrà fruire dell’alveo del torrente Settefontane, ma un’altra porzione avrà occorrenza di soluzioni alternative, riconducibili alle apposite vasche.

Sul tavolo sono passati altri argomenti ma questi ora riferiti sono i più significativi perchè incidono sulla sostanza progettuale. I “grandi elettori”, presenti nella conferenza dei servizi svoltasi mercoledì scorso in passo Costanzi per un’oretta e mezzo, si sono così espressi, secondo la ricostruzione di Dalla Betta: sì di Insiel, silenzio-assenso degli assenti Ausir ed Edison (che siede al posto di Hera Luce). Il sì con prescrizioni è stato manifestato dal Comune, da AcegasApsAmga, dai vari uffici della Regione Fvg, da Trieste trasporti. Favorevole anche la Soprintendenza, che chiede comunque una verifica archeologica. Per i parcheggi, che sono più di 500, si procederà con Valutazione d’impatto ambientale (Via).

L’evoluzione del lento cronoprogramma dipenderà ora dalla rapidità con cui Morena e soprattutto Novarin interverranno sugli elaborati. La richiesta di integrazioni sarà messa a verbale e i numerosi destinatari avranno 10 giorni per leggerlo e approvarlo. Come si accennava all’inizio, Dalla Betta concederà un mese ai professionisti per sistemare gli elaborati.

La conferenza dei servizi non sarà riaperta, ormai il verdetto è stato formulato e i professionisti di Mid hanno i compiti da svolgere a casa. La prossima settimana Morena s’incontrerà con gli uffici comunali per ulteriori chiarimenti. Dalla Betta concede agli interlocutori privati l’attenuante legata all’indubbia complessità del progetto, inserito con dimensioni importanti nel contesto di una realtà urbanizzata e densamente popolata.