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Октябрь
2024

Esu a Padova, nuovo look per gli studentati: «In tre anni 500 nuovi posti letto»

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Nuovo look per le residenze studentesche in capo all’ente regionale per il diritto allo studio di Padova, e nuovi posti letto nelle strutture. L’obiettivo di Esu è renderne disponibili 500 entro il 2027, sommando quelli già realizzati ai restanti, programmati da quando si è insediato l’attuale consiglio di amministrazione dell’ente.

A fine 2021 erano 1. 252, oggi sono 1. 558, aumentati in meno di tre anni di oltre il 20%. Sul fronte migliorie, il 3 ottovre Esu ha intanto presentato i lavori completati con investimenti per 300 mila euro negli studentati Copernico, Gattamelata, e Villa Liberty.

«Per promuovere il benessere e la qualità della vita dei nostri studenti in spazi accoglienti e moderni dove possano sentirsi a proprio agio», racconta il presidente Esu Giuseppe Maschera.

Residenza Copernico

Per i 234 ospiti che dormono al 54 di via Giovanni Battista Tiepolo si sono conclusi durante l’estate lavori per 120 mila euro. «Lo stabile ha 25 anni, necessitava di interventi», spiega Maschera. Le new entry al piano terra sono una cucina e una palestra.

La prima in acciaio Inox (la terza nell’edificio) con 40 armadietti a parete, frigoriferi, piano a induzione, forno elettrico, linea cucina, tavoli e sedie.

La seconda con pavimento in gomma, panca inclinabile, panca piana con supporti per bilanciere, stuoia, gabbia e stazione multifunzione.

«Attrezzature nuove o riciclate, funzionali e che possano durare nel tempo», chiarisce la filosofia utilizzata, Stefano Pedron, responsabile per il diritto studio universitario di Esu. È stata modifica inoltre la planimetria del sito, gli impianti elettrico e di illuminazione, quello idrico e di scarico, di climatizzazione e di aspirazione, la pavimentazione e gli infissi.

Residenza Gattamelata e villa liberty

Al 29 di via Gattamelata – acquisita in locazione a fine 2022, per altri undici anni, grazie a finanziamenti statali – sono stati spesi circa 133 mila euro.

«Letto, scrivania e armadio sostituiti a tutti e 40 i posti letti, cucina e illuminazione nuove con luci led, lavori di manutenzione e ritinteggiatura», elenca il direttore Esu. Kit camera rinnovato e pittura ridata anche nei 9 alloggi della foresteria nella Villa Liberty.

Politica d’investimento

«Grazie a un’attenta gestione delle risorse ci siamo potuti permettere da quest’anno non solo di aumentare il numero dei posti letto ma anche di migliorare la qualità delle residenze esistenti», spiega Gabriele Verza, direttore Esu Padova. Gli aventi diritto, i meritevoli o privi di mezzi a cui sono destinati queste sistemazioni sono quasi tutti allocati ma l’intenzione è arricchire l’offerta senza dover chiedere risorse a nessuno.

«Il reperimento di posti letto passa per gli strumenti che i bandi consentono», prosegue Verza, «Quando si è potuto accedere a finanziamenti per acquisire posti letto in locazione, è stato fatto subito. Fondi ministeriali legati alla legge 338/2000 hanno finanziato 110 posti letto all’ex collegio ai Padri Comboniani, dove a brevissimo partiranno i lavori, e gli interventi alla residenza Galileo Galilei in via Magarotto che in zona Chiesanuova conta 93 posti».

Scorrendo l’agenda, i vertici dell’ente padovano hanno ricordato qualche altro punto all’ordine del giorno. Tra questi la residenza Tartaglia, 116 posti nell’omonima via spesati da 4, 8 milioni messi a disposizione dalla Regione Veneto con il Fondo sviluppo e coesione. «Prima della fine dei lavori, lì passerà anche il tram», ricorda Verza. Inoltre, il miliardo e 200 milioni (fondi Pnrr) di opere che verranno realizzate da privati.

«Non sappiamo quanti posti letto verranno attivati su Padova ma ci saranno anche quelli, ed il 30% del totale è affidato ad Esu», precisa il presidente. Un centinaio di posti in zona ospedale saranno accessibili nella residenza Meneghetti, ed è quasi pronta la Fusinato, in via Marzolo, dove faranno ritorno gli studenti della Scuola Galileiana, lasciando liberi 193 posti nello studentato Piovego.

Mense universitarie

Continua la protesta degli universitari per la chiusura della mensa in via Belzoni, dirottati alla Piovego. «Ribadisco che la convenzione è scaduta e la proprietà non ha acconsentito a una proroga», sottolinea il direttore Esu Maschera, «Da mesi cerchiamo uno spazio alternativo ma non è semplice in questa zona della città. Per individuare il luogo ideale stiamo analizzando i flussi alla Piovego. Non escludo l’ipotesi di aprire in un quartiere diverso, dove la richiesta risulti eventualmente maggiore».