Il Tram di Trieste si muove. Nuovi collaudi poi i lavori decisivi per la ripartenza
La linea 2 sferraglia tra piazzetta Casali e piazza Dalmazia. Il Tram di Opicina è tornato in movimento ma senza passeggeri a bordo, fatta eccezione del personale della Trieste Trasporti impegnato nelle prove di collaudo dei binari e del parco vetture.
Manovre prettamente tecniche ma fondamentali per la manutenzione della linea, in vista della ripresa dei lavori prescritti da Ansfisa per il nulla osta alla definitiva ripartenza delle carrozze ferme dal 16 agosto 2016. Il ripristino del servizio è previsto «entro l’anno» e il cronoprogramma di interventi è serrato.
A partire da questa settimana, come scritto, sono riprese le ordinarie verifiche di funzionamento del mezzo a opera dei tecnici della Trieste Trasporti. I collaudi riguardano la parte più bassa del percorso del Tram, appunto tra piazza Casali e piazza Dalmazia, e consistono in test su interferenze dei freni, tenuta della fune e scartamento, quindi misure della geometria e della distanza tra i binari.
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Ad avvisare i triestini delle prove in corso – iniziate martedì scorso ma che potrebbero ripetersi nelle prossime settimane – sono stati riposizionati i divieti di transito e sosta lungo via Martiri della Libertà, con avviso di rimozione delle vetture che potrebbero ostacolare la circolazione delle carrozze tinte di blu.
Il percorso dei binari nel tratto cittadino della linea appare quindi libero, fatta eccezione di qualche automobile che, non autorizzata, fino a ieri incautamente sostava lungo la tranvia: ormai abitudine di molti, dopo oltre otto anni di immobilità del mezzo. È tuttavia probabile che i divieti vengano lasciati lì dove sono, considerando che la ripartenza del Tram di Opicina potrebbe essere più vicina di quanto sperato.
Il parallelo ai test di Trieste Trasporti, infatti, il Comune sta programmando la lista di lavorazioni su vetture e binari concordate con Ansfisa, con l’obiettivo di ottenere il ripristino del servizio «in un tempo stimato entro la fine dell’anno in corso», come comunicato dall’amministrazione nelle scorse settimane.
I principali interventi richiesti riguardano – oltre a quelli già previsti e affidati direttamente dal Comune – lavori sul materiale rotabile, sui dieci deviatoi (ovvero gli scambi) presenti sul percorso del Tram e sui freni delle carrozze, che andranno sostituiti con specifici modelli a pattino secondo le prescrizioni dell’Agenzia nazionale.
Trattandosi di un mezzo storico, con un percorso peculiare tra curve e avvallamenti, questi freni «non sono presenti sul mercato», annota il dirigente comunale Giulio Bernetti: i precedenti preventivi «richiedevano diversi mesi, dunque – precisa – si è optato di produrre dei nuovi pezzi appositamente per il Tram».
A tal proposito lunedì prossimo è prevista una riunione tra i vertici di Ansfisa e i dirigenti del Comune per un ulteriore sopralluogo lungo la linea tranviaria. Saranno presenti anche i tecnici della ditta incaricata, la De Aloe Costruzioni Srl, che di ritorno da Brandeburgo faranno il punto sulla recente missione alla Innotrans di Berlino, la più importante fiera internazionale delle tecnologie e dei trasporti. «In Germania – spiega Bernetti – la nostra ditta ha individuato delle imprese capaci di progettare e produrre il modello di freni richiesto e i materiali necessari: contiamo di avere i pezzi pronti nel giro di poche settimane, così da montarli entro l’anno».
A quel punto, completati questi interventi «indifferibili» su scambi e freni del Tram di Opicina, per Comune e Ansfisa la linea 2 potrà finalmente ripartire. —
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