ru24.pro
World News
Октябрь
2024

Famiglia derubata dai ladri nella notte a Trieste

0

Furto nell’abitazione dei coniugi Luciani a Trieste. Proprio la coppia di benefattori che, questa estate, aveva donato al Comune di Trieste 117 dipinti di rinomati pittori giuliani. Opere di grande valore storico ed economico. Si trattava di una collezione privata della famiglia Hauser, venduta all’asta Stadion e acquistata dai Luciani. Ora le opere sono esposte al museo Revoltella. Un grande gesto pubblico di generosità alla città.

Il colpo, di cui si è avuta piena conferma ieri, stando a quanto si apprende da fonti investigative dovrebbe essere stato messo a segno nella notte tra il 28 e il 29 settembre. Non c’è un’evidenza certa sull’orario perché i coniugi si sono accorti dell’accaduto appena il giorno dopo. I ladri sono riusciti a portare via soprattutto gioielli, approfittando che in casa non ci fosse nessuno. Da quanto risulta sono entrati da uno degli ingressi della proprietà. Sarebbero passati da una porta finestra. «Hanno fatto un disastro, impressionante», racconta al telefono l’ingegner Luciano Luciani, già patron dell’Alder spa, l’azienda situata nel Canale navigabile produttrice di formaldeide e ceduta alla Fantoni.

E per «disastro» non si intendono i danni, che appaiono tutto sommato marginali, bensì il fatto che i malviventi hanno messo a soqquadro tutto. «Ma proprio tutto», sottolinea Luciani. Per cercare soldi, gioielli e altri oggetti di valore, hanno rovistato nei mobili, negli armadi, nelle cassepanche e persino nei cassetti della biancheria in camera da letto, buttando qua e là gli indumenti. Quando il signor Luciani è rientrato a casa ha trovato tutto rovesciato sui pavimenti delle stanze e nei corridoi, compresi alcuni quadri.

Sul posto sono intervenute le volanti della Polizia di Stato che sta ora indagando sul caso. Del quale, peraltro, si occupa pure la Scientifica. Ma la coppia non ha ancora sporto denuncia perché deve prima fare un inventario preciso di ciò che è stato portato via.

Luciani ritiene possibile che i ladri fossero ancora nella villa quando lui è rincasato. Li avrebbe quindi messi in fuga? La ricostruzione fatta dalla Polizia indica in ogni caso che il colpo dovrebbe essere avvenuto di notte, appunto tra il 28 e il 29 settembre. L’ingegner Luciani si è fatto questa idea perché al suo rientro, pare il pomeriggio del giorno dopo, ha rinvenuto parecchia roba per terra, come se i malviventi non fossero riusciti a prelevarla in tempo perché interrotti improvvisamente. E quindi sarebbero stati costretti a scappare. La banda è forse stata disturbata dall’arrivo di Luciani nell’abitazione? Quel che è certo è che molti oggetti erano accatastati sul pavimento, alcuni con cura e altri alla rinfusa, accanto a delle grandi borse che i ladri hanno trafugato da una stanza. Ma queste borse sono rimaste lì, per terra. La banda ha quindi lasciato buona parte della refurtiva.

Risultano sottratti gioielli, come collane e anelli di famiglia. A un primo controllo mancherebbero all’appello pure alcuni candelabri e due grandi e pesanti vassoi di argento. Ma, come detto, la coppia si riserva di comunicare alla Polizia un elenco dettagliato di ciò che ritiene sia sparito.

In queste ultime settimane sono vari i colpi messi a segno a Trieste. Un trend che conferma l’andamento dei mesi scorsi, quando peraltro erano stati individuati anche i metodi utilizzati dalle bande per segnalare le zone, gli appartamenti e le ville in cui agire: segni sui campanelli, pietre in fila lungo i marciapiedi delle vie prese di mira e – da ultimo – i filamenti di colla lasciati su porte e cancelli per verificare la presenza in casa delle potenziali vittime. I coniugi Luciani, alla luce di quanto avvenuto (e di almeno un altro furto subìto in passato), hanno già provveduto a rafforzare l’impianto di videosorveglianza e il sistema di allarme dell’abitazione. —