Spinea calcio al capolinea, si ritirano anche le giovanili
La crisi del calcio Spinea sembra ormai arrivata a un punto di non ritorno, nonostante le rassicurazioni della presidenza. E se la sorte della prima squadra, dopo la terza assenza consecutiva dal terreno di gioco, appariva già segnata proprio dalle dichiarazioni del presidente Leone Cera, ora si manifestano grossi problemi anche per le squadre giovanili, settore sul quale Cera sembrava disposto a puntare per il rilancio futuro della società.
A parlare in effetti sono i numeri. In Figc l'anno passato lo Spinea, tra prima squadra, giovanili e istruttori, superava i 400 tesserati.
A oggi i dati relativi alla società parlano di nemmeno 50 iscritti alla Federazione, con la scomparsa dello Spinea Accademy, la parallela che lo scorso campionato gestiva il settori giovanile.
È del 25 settembre, inoltre, la notizia - sempre avvalorata dalle comunicazioni ufficiali della Figc - della rinuncia al campionato di gran parte del settore giovanile spinetense.
A ritirarsi sono stati gli Allievi provinciali Under 17, gli Esordienti misti squadre A e B, i Pulcini secondo anno e tutte le tre squadre dell'attività Primi Calci.
La società, in pratica, a parte il caso della Juniores (il cui allenatore ha peraltro ammesso che si tratta si un’autogestione) non esiste più, con la evidente preoccupazione dei genitori e degli appassionati sportivi di Spinea, che si chiedono come sia stato possibile un simile crollo in soli due anni.
«Eppure» dice un genitore, «portare avanti il mini calcio e le squadre giovanili da sole non dovrebbe essere un problema perché queste si autofinanziano con le quote e magari con qualche genitore sponsor. Ovvio che per le prime squadre è diverso, e senza soldi è meglio chiudere tutto e ripartire dal basso».
A quanto pare, però, non è nemmeno questione di mancanza di sponsor: l'anno scorso il principale finanziatore della società, come ha sempre detto la coppia presidenziale precedente Leonardo Cossu - Tania Busetto, era proprio Leone Cera, e quindi non c'è stata una fuga di sponsorizzazioni come qualcuno aveva ipotizzato.
Il presidente Cera, intanto, continua a specificare che la società continuerà ad esistere ma sarà costretta ad operare alcuni tagli (tra cui in primis quello della rinuncia a una prima squadra) e che i conti societari saranno consegnati in ordine all'Agenzia delle entrate entro il 10 ottobre, termine ultimo per effettuare l'operazione. Ma i dubbi di (quasi) tutti sono se ad arrivare a quella data si potrà ancora parlare di un calcio Spinea.
Una società che, formalità dei bilanci a parte, sembra dunque azzerata nei contenuti.
Discorso a parte, invece per i FormEdabili, la squadra per ragazzi con disabilità che ha ottenuto molti riscontri positivi nell'anno passato. «Il progetto» aveva specificato nei giorni scorsi Tania Busetto, «appartiene attualmente a una realtà societaria diversa e che non verrà minimamente scalfìto dalle vicende societarie dello Spinea».