Un cittadino siriano scatena la violenza in Germania, ferendo gravemente 2 bambini.
Solo ieri sera si è saputo che nel tardo pomeriggio di sabato Shadi A. un uomo di origine siriana, di 41 anni, ha perpetrato un attacco nella città di Essen, nella Germania occidentale, ferendo 31 persone, tra cui otto bambini. Due di questi, di soli 2 e 4 anni, sono in condizioni molto critiche. Le immagini video del momento mostrano l'uomo, vestito con una kefiah, armato di un lungo machete. Dopo aver incendiato un edificio residenziale, è salito su un furgone Opel grigio, ha percorso alcune centinaia di metri e ha appiccato il fuoco a un altro edificio. In un video, girato prima dell'arrivo delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco, si vedono persone del posto cercare disperatamente di salvare gli abitanti delle strutture incendiate, utilizzando scale troppo corte per raggiungere i piani superiori. I genitori, disperati e in preda al panico, cercavano di trarre in salvo i loro figli tirandoli fuori dalle finestre.
Dopo circa dieci minuti, il sospettato è tornato al furgone, ha percorso un breve tratto e si è lanciato contro le vetrine di due negozi. Poi sceso dal veicolo, ha impugnato nuovamente il machete cercando di minacciare i presenti, ma la folla ha mantenuto le distanze lanciandogli oggetti e usando barre di ferro e bastoni per difendersi. La polizia è riuscita a catturarlo, ma non ha ancora fornito dettagli chiari sul motivo dell'attacco. Una delle ipotesi investigative sostiene che l'uomo fosse furioso per la separazione dalla moglie, ma ciò non spiega del tutto il coinvolgimento di un secondo edificio e gli incidenti nei negozi, né l’uso di un machete. Alcuni media hanno suggerito che si possa trattare di un attacco terroristico, evidenziando il dettaglio della kefiah indossata dall’uomo.
Due elicotteri hanno trasferito i feriti, tra cui cinque in condizioni gravi, in un ospedale vicino. In entrambi i casi, l’attentatore avrebbe usato bombole di gas per innescare gli incendi, bloccando i residenti nei piani superiori delle strutture in fiamme. Nonostante la gravità dell'attacco, che ha messo in pericolo la vita di molti, compresi i due bambini piccoli, i media tedeschi hanno dato una copertura limitata all’episodio, concentrandosi invece su altre notizie, come le reazioni all’uccisione di Hassan Nasrallah. Alcuni commentatori sostengono che i media abbiano cercato di evitare di evidenziare il fatto che l’aggressore fosse per l’ennesima un cittadino siriano.
Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di attacchi contro cittadini tedeschi da parte di immigrati musulmani, che hanno già causato la morte di quattro persone, tra cui un poliziotto. Questi eventi hanno portato le autorità tedesche a rafforzare le misure di sicurezza contro il terrorismo islamista e a intensificare i controlli alle frontiere. La crescente violenza da parte degli immigrati ha contribuito a rafforzare i consensi per i partiti di estrema destra, come dimostrano i recenti risultati elettorali in tre stati federali e i sondaggi in vista delle prossime elezioni federali. Stesse dinamiche in Austria dove il diffuso malcontento sulle politiche migratorie e le preoccupazioni per la sicurezza ha consentito al’estrema destra di conquistare per la prima volta nella storia dell'Austria contemporanea, la vittoria nelle elezioni legislative di domenica. Con quasi tutte le schede elettorali conteggiate, il Partito della Libertà, noto con il suo acronimo FPÖ, ha trionfato con il 28,8% dei voti, segnando un notevole incremento di 13 punti rispetto alle elezioni del 2019. Il partito conservatore ÖVP, guidato dal Cancelliere Karl Nehammer, si è posizionato al secondo posto, distanziato di tre punti e registrando una perdita significativa di 11,2 punti.
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