Il design navale anni Venti-Trenta va in mostra in Porto Vecchio a Trieste
Le mostre sulle crociere hanno ravvivato e ravvivano le iniziative espositive a Trieste (Magazzino delle idee) e a Monfalcone (Galleria comunale nell’ex mercato coperto). Il Municipio tergestino comprende che la cultura del mare è un asset sul quale investire e prepara un autunno che nel Magazzino 26 di Porto vecchio odorerà di salmastro.
Così inaugura mercoledì 9 ottobre un’iniziativa sul design navale in sala Nathan, che si chiuderà il 16 febbraio ’25 e che s’intitolerà “Il viaggio nella modernità 1924-1938 Trieste nell’evoluzione della nave di linea”. Il secondo appuntamento è fissato sabato 21 dicembre e durerà anch’esso fino al 16 febbraio: in occasione del 150° della nascita, il ricordo di Guglielmo Marconi terrà banco nel quadro della mostra “Rovenska-Elettra, memorie dallo yacht di Marconi”, ospitata in sala Fini.
Entrambe sono in capo al Museo del mare, il coordinamento affidato a Patrizia Fasolato, che si avvale della collaborazione di giovani conservatori come Andrea Bonifacio e Silvia Pinna. Già individuato l’allestitore, che è il consorzio veneziano Coxs, il quale ha avuto modo di lavorare con i Civici triestini: l’impegno di spesa supera di poco i 70 mila euro, provenienti da un finanziamento di 210 mila euro che la Regione ha stanziato ai Musei scientifici triestini.
Sulle tracce proposte da Patrizia Fasolato vediamo più da vicino l’impianto di queste mostre. Il design navale in oggetto si situa tra gli anni Venti e Trenta; vengono esaminati i fattori tecnici, ma anche gli aspetti sociali, economici, di costume attinenti a questo comparto. Lusso e velocità connotano la stagione, il viaggio in mare è la modalità di spostamento più frequentata, anche se le condizioni di vita a bordo sono diverse. Gran parte della “materia prima” in esposizione è assicurata dalle collezioni del Museo del mare, in particolare dal fondo Mioni e da quello del Lloyd triestino. Focus sulle realizzazioni triestine come Vulcania, Saturnia, Victoria. Primi piani sui protagonisti, a diverso titolo, come Nicolò Costanzi, Gustavo Pulitzer Finali, Giò Ponti. Un occhio anche al trasporto via-aria, in particolare a quello idrovolante.
Invece solstizio con Marconi, in evidenza il suo yacht Elettra, originariamente chiamato Rovenska. I contatti intrapresi con altre istituzioni detentrici di cimeli marconiani consentono di arricchire l’allestimento, nel quale saranno inseriti oggetti cari alla quotidianità dello scienziato, dai libri della biblioteca a bordo alle carte nautiche.
A queste prime informazioni sulle mostre, si aggiunge un aggiornamento sul pianoterra del Magazzino 26, a cura dell’assessore Giorgio Rossi. La Regione Fvg ha destinato 250 mila euro al riallestimento del pianoterra, che riceverà durante il 2025 il museo dell’Antartide, attualmente all’interno dell’ex Opp. Il Comune ha approvato il trasferimento del museo, che sarà accolto proprio nel pianoterra del “26”, dove i materiali del Lloyd triestino saranno spostati per consentire l’inserimento dei reperti dell’Antartide. Guardando la facciata del “26”, la rinnovata proposta lloydiana si stringerà verso destra, l’Antartide si disporrà verso sinistra. —