La parabola di Sam Altman, l’uomo solo al comando di OpenAI
“Da qua se ne vanno tutti”. Un verso della canzone “Goodbye Malinconia” di Caparezza e Tony Hadley è la perfetta introduzione per la vicenda che stiamo raccontando. Perché quel “qua” è una delle aziende più in voga del momento: OpenAI. E proprio da lì se ne stanno andando via tutti. Di fatto, è rimasto solamente (a livello di vertice) solamente il CEO Sam Altman. Perché nei giorni scorsi è arrivato anche l’addio da parte di una delle figure-chiave dei progetti della (quasi non più) no-profit di San Francisco. Quello dell’ormai ex CTO (Chief Tecnhology Officer) Mira Murati, ovvero colei che era rimasta al fianco dell’amministratore delegato anche nei momenti più difficili.
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Una lunga lettera, condivisa anche sui suoi canali social, in cui spiega i motivi che l’hanno spinta – dopo sei anni e mezzo di lavoro – a dire addio a quell’azienda cresciuta anche grazie al suo lavoro. Nessuna polemica, ma tra le righe emerge un sospetto.
I shared the following note with the OpenAI team today. pic.twitter.com/nsZ4khI06P
— Mira Murati (@miramurati) September 25, 2024
«Dopo molta riflessione, ho preso la difficile decisione di lasciare OpenAI – ha scritto in un messaggio condiviso coi dipendenti – e, anche se non sarò più in trincea con voi, continuerò a fare il tifo per tutti voi». Poi la spiegazione della sua voglia di concentrarsi sui suoi progetti. Probabilmente anche imprenditoriali, come già fatto da chi, negli scorsi mesi, ha dato l’addio all’azienda di Sam Altman.
Mira Murati lascia OpenAI, Altman sempre più “solo”
Mira Murati era stata anche CEO di OpenAI per tre giorni. Nell’autunno scorso, quando venne “sollevato dall’incarico” Sam Altman, fu lei a prendere in mano le redini dell’azienda, prima che tutto tornasse alla normalità. Ora, però, dopo sei anni e mezzo ha deciso di dire basta e allontanarsi da quella creatura cresciuta anche grazie a lei. Ma non è l’unica: contestualmente a queste dimissioni, sono arrivate anche quelle del responsabile della ricerca Bob McGrew e del vicepresidente della ricerca Barret Zoph. Insomma, Sam Altman – che nel frattempo ha avviato una ristrutturazione dell’azienda, a partire da una nuova suddivisione dei ruoli vista l’imminente trasformazione da azienda no-profit a una a scopo di lucro – è sempre più solo. Ma non in senso negativo, per lui.
Nei mesi scorsi abbiamo raccontato gli addii di Ilya Sutskever e di Jan Leike (che se ne è andato polemicamente), pilastri di OpenAI fin dalla fondazione. Qualche settimana fa lo stesso percorso è stato intrapreso da Alexis Conneau. Ora Mira Murati, mentre sullo sfondo c’è sempre la figura del Presidente di OpenAI, Greg Brockman, che si è presto un periodo di pausa dall’azienda fino alla fine dell’anno.
I’m taking a sabbatical through end of year. First time to relax since co-founding OpenAI 9 years ago. The mission is far from complete; we still have a safe AGI to build.
— Greg Brockman (@gdb) August 6, 2024
Un periodo sabbatico mentre OpenAI perde i pezze e Sam Altman è passato dall’essere il grande esodato all’uomo solo al comando.
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