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Сентябрь
2024

Giancarlo e la passione per le armi. Cesira, una vita per gli altri: ecco chi erano i due anziani morti a Tarzo

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Giancarlo Gaio, 89 anni, sarebbero stati 90 il prossimo 4 novembre, e Cesira Bianchet, 82enne, trovati morti nella camera da letto della loro casa con ferite di arma da fuoco, vivevano da molti anni a Tarzo.

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La vita dei due anziani aveva subito un duro colpo cinque anni fa, quando era mancata la loro unica figlia, Dorotea. Poi si sono sommate la malattia di lui e per lei la depressione e un recente incidente domestico.

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Giancarlo, panettiere e poi operaio

La famiglia di Giancarlo Gaio è originaria di Tarzo ma l’anziano era nato a Milano dove aveva vissuto fino la giovinezza, cominciando a lavorare come panettiere.

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Proprio con questo mestiere nelle mani, si era trasferito a Tarzo dove aveva lavorato in un forno della zona e poi nella fornace fino alla pensione.

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Appassionato di tiro a segno, Giancarlo aveva continuato a frequentare il poligono fino agli ultimi anni. Per il suo stato di salute generale e per il suo umore, decisiva la malattia alla prostata di cui soffriva da alcuni anni e per la quale giovedì 26 settembre avrebbe dovuto andare a fare l’ennesimo intervento.

Nel suo passato anche la comparsa in un film di rievocazione storica con la divisa da Bersaglieri, corpo di cui faceva parte.

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Cesira, una vita per gli altri

Cesira Bianchet era nata a Tarzo, da cui proveniva anche la sua famiglia. Negli ultimi anni viveva a casa con il marito ma in precedenza aveva lavorato come cameriera e come assistente familiare in alcune famiglie della zona ed anche nella farmacia di Tarzo.

Un servizio che aveva portato avanti fino ai 65 anni di età.

Nell’ultimo periodo sembrava vivere una condizione di depressione. Pochi giorni fa, e di qui forse la scintilla che ha scatenato la tragedia, era caduta in casa «come perdendo le forze», raccontano i vicini.

A seguito dell’incidente domestico, oltre all’impossibilità di muoversi in casa con facilità, la donna aveva riportato anche un brutto colpo in testa che ne aveva peggiorato la situazione psicofisica.