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Сентябрь
2024

L’Udinese va avanti in Coppa Italia: missione compiuta con la Salernitana 

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UDINE. Come portare a termine una missione che rischiava di complicarsi. L’Udinese batte la Salernitana e la elimina dal tabellone della Coppa Italia, guadagnandosi il diritto di sfidare negli ottavi di finale l’Inter, la cui sagoma si intravvede già all’orizzonte, visto che incrocio con i bianconeri avverrà ben prima di dicembre, quando andrà in onda il prossimo turno. Sabato pomeriggio, alle 15, la squadra di Simone Inzaghi sarà ospite allo Stadio Friuli - Bluenergy Stadium per la sesta giornata di Serie A. Esattamente a sole 68 ore e mezza dal calcio d’inizio della sfida di ieri, una complicazione in più per Runjaic che per questo ha cercato di miscelare al meglio gli elementi della rosa per centrare il passaggio del turno e affaticare meno possibile i titolari che giocheranno anche la prossima di campionato.

Un piano che gli è riuscito, anche se ha dovuto pagare comunque il “pedaggio”, visto che non ha potuto rinunciare, per esempio, a Jaka Bijol, il perno della difesa che, adesso come adesso, non ha molte alternative. Di sicuro non Christian Kabasele che il tecnico tedesco ha cercato di riciclare come una buona casalinga: destra, sinistra o centro? Niente da fare, come si è visto anche a Roma il belga è in grande difficoltà nel calcio italiano, dove non ti perdonano neppure un errore. Stavolta è rimasto a vedere i compagni, c’è il rischio che possa essere impiegato ancora tra i titolari sabato con l’Inter, visto che Lautaro Giannetti resta un’incognita dopo l’affaticamento accusato a Parma.

D’altra parte gli altri difensori non sembrano ancora affidabili al 100 per cento: ieri Thomas Kristensen è rimasto fuori dalla mischia (non era neppure in panchina per colpa di un risertimento accusato all’Olimpico), Enzo Ebosse non è stato ritenuto all’altezza di fare il vice-Bijol neppure per una gara di Coppa Italia dopo il test poco incoraggiante nell’ultima sosta, in amichevole con il Koper, mentre James Abankwah è stato schierato a destra contro la Salernitana. A sinistra Isaak Touré, il gigante alto 206 centimetri che ha regalato agli avversari un gol, evitando di contrastare il tiro di Simy che, dopo il primo vantaggio bianconero firmato da Bijol. Ecco la complicazione: sbloccata la gara al 20’, l’Udinese avrebbe potuto tranquillamente amministrare forze fisiche e nervose in vista del campionato, ma bisogna giocare con un atteggiamento diverso di quello, un po’ indolente, messo in mostra dal “francesone”.

Anche perché per ritornare in vantaggio alla fine della prima frazione i bianconeri hanno perso Payero, “falciato” da Velthus sulla caviglia destra in area e portato negli spogliatoi in barella (al suo posto è entrato Jurgen Ekkelenkamp), mentre l’indeciso arbitro Francesco Cosso della sezione di Reggio Calabria si faceva illuminare dalla sala Var di Lissone. «Vai a rivederlo al video. Rigore solare che ha potuto ammirare solo dall’on field review. Perdersi un penalty del genere “dal vivo” non contribuirà a una valutazione elevata da parte dell’osservatore, ex arbitro di Bassano del Grappa, Dino Tommasi.

La pratica è andata definitivamente in archivio dopo un paio di minuti della ripresa, grazie a un’iniziativa di Rui Modesto (all’esordio sulla fascia destra), pronto a crossare al centro per l’accorrente Ekkelenkamp: 3-1. A quel punto Runjaic ha potuto valutare le sostituzioni degli altri possibili titolari di sabato: fuori Lorenzo Lucca – che aveva trasformato il rigore del secondo vantaggio – per Keinan Davis, fuori Sandi Lovric per dentro Arthur Atta, anche lui all’esordio. Poi dentro anche Ebosse e il baby Matteo Palma (classe 2008), subito dopo l’episodio che avrebbe potuto riaprire la partita a poco meno di dieci minuti dalla fine: il rigore parato a Torregrossa da un altro “deb”, Razvan Sava, ringraziato a gran voce dalla Curva Nord, sistemata ieri nella tribuna sotto l’arco per la chiusura di tutti gli altri settori (a esclusione di quello ospiti occupato da 201 salernitani): la volata per l’Inter è cominciata.