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Сентябрь
2024

Libano, nuovi raid di Israele. Esercito ai civili: “Non tornate a casa”. Beirut: “500mila sfollati”. Hezbollah lancia il 1° missile verso Tel Aviv: intercettato

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Mentre gli sfollati “sono vicini al mezzo milione“, come ha detto il ministro degli Esteri Fuad Hussein all’Assemblea Generale dell’Onu, per il 3° giorno consecutivo le Israel Defense Forces continuano a bombardare il Libano. Finora il bilancio si avvicina alle 600 vittime. “Dalle 5 del mattino gli aerei da guerra nemici hanno lanciato attacchi” su diverse aree del meridione, riferisce l’agenzia di stampa libanese Nna. Inoltre “aerei da guerra e droni” hanno preso di mira diverse località nella zona di Baalbek, nella valle della Bekaa, nell’est del paese. Ovunque si registrano vittime. Secondo le Idf, tra gli obiettivi c’erano miliziani di Hezbollah e decine di depositi di armi contenenti missili da crociera, lanciatori per missili di precisione e altre infrastrutture”. In seguito all’attacco “sono state identificate esplosioni secondarie, che indicano la presenza di grandi quantità di armamenti all’interno delle strutture colpite”, ha affermato l’esercito.

Tutto lascia pensare che i raid proseguiranno anche oggi. Le Idf hanno inviato un messaggio in arabo ai cittadini libanesi, chiedendo loro di non rientrare nelle case che hanno lasciato perché non è ancora sicuro tornare. “Per la vostra sicurezza, non tornate nelle vostre case fino a nuova comunicazione”, recita il messaggio.

Nella notte il sistema di difesa aerea “David’s Sling” ha intercettato il primo missile mai lanciato da Hezbollah verso il centro di Israele, ha riferito il portavoce dell’esercito israeliano in seguito all’allarme scattato a Tel Aviv, Netanya e nelle aree circostanti. Hezbollah ha confermato il lancio: “La Resistenza Islamica ha lanciato un missile balistico Qader 1 alle 6:30 (le 5:30 in Italia) di mercoledì mirando al quartier generale del Mossad nella periferia di Tel Aviv”. Non si registrano danni, né feriti.

Gli aerei da guerra israeliani hanno abbattuto anche un drone che era entrato nello spazio aereo dello Stato ebraico questa mattina a sud del Mar di Galilea. Le sirene avevano suonato nella comunità delle alture del Golan di Eliad durante l’attacco. Secondo i militari, il drone era volato verso Israele da est, forse lanciato dall’Iraq, ed entrato nello spazio aereo israeliano dalla Siria.

Intanto le difese aeree siriane hanno intercettato presunti missili israeliani diretti contro Tartus, la seconda città portuale più grande della Siria e sede di basi militari russe, non lontano dal confine nord del Libano. Lo hanno riferito fonti dell’esercito siriano citate dalla Reuters. Il canale televisivo saudita Al-Hadath ha riferito di un “attacco israeliano” e di esplosioni.

In questa situazione Benyamin Netanyahu ha rinviato a domani la partenza per New York, dove è atteso per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite. “Il primo ministro partirà per il suo discorso all’Onu domani (giovedì), invece che stasera, e tornerà sabato sera”, ha reso noto il suo ufficio. “Durante il giorno, il primo ministro terrà delle consultazioni per discutere della continuazione degli attacchi in Libano”, ha aggiunto.

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