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Сентябрь
2024

In piazza San Pietro nei giorni di Natale ci sarà un grande presepe ambientato a Grado

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Il grande presepe che sarà allestito il prossimo dicembre in piazza San Pietro sarà quello realizzato dalla comunità della città di Grado. È ormai consuetudine che la stessa piazza San Pietro ospiti, in occasione del Natale, un nuovo grande presepe donato a rotazione da una serie di città italiane o straniere e la lista d’attesa è sempre parecchio lunga. Quest’anno tocca dunque a Grado, il che riempie d’orgoglio e soddisfazione chi ruota attorno all’imponente “macchina” organizzativa e operativa che sta lavorando da anni nell’ombra.

La cerimonia inaugurale - come si legge in un comunicato stampa diffuso proprio ieri dal Governatorato Scv del Vaticano - è stabilita per sabato 7 dicembre. Al mattino è prevista l’udienza con Papa Francesco in Sala Nervi, mentre alle 17 si terrà l’evento di presentazione del grande presepe (14 metri per 30) in piazza San Pietro, dove rimarrà esposto sino al 12 gennaio.

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Il presepe di Grado richiama la grande laguna vivente, ricca di oltre un centinaio di “mote”, cioè di piccoli isolotti, che si estende accanto all’isola: la Natività trova spazio all’interno di un “casone”, la caratteristica costruzione di canne abitata dai pescatori. L’ambientazione che è stata scelta è quella dei primi anni del secolo scorso, quando in laguna abitavano ancora diverse centinaia di gradesi. La ricostruzione proposta sarà ricca di moltissimi dettagli, compresi quelli della vegetazione autoctona e dell’avifauna locale.

Nel presepe viene riprodotto così artificialmente l’ambiente naturale attraverso la collocazione di una “mota” con il “casóne” realizzato con elementi di legno, rivestito con canne palustri e protetto da lunghi argini lagunari, questi ultimi modellati a mano, pezzo per pezzo, dagli stessi volontari coinvolti in quest’impresa. È il presepe, si diceva, della comunità di Grado tutta: si deve interamente a una quarantina di volontari, tutti professionisti, artigiani, costruttori di “casoni”, fabbricanti di pontili, maestri d’ascia per la creazione delle “batele”, le tipiche barchette a fondo piatto, pescatori per la realizzazione di reti da pesca e, naturalmente, artisti per la cura delle statue, in buona parte appartenenti a diverse associazioni locali.

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L’iniziativa, in un certo senso, corona l’esperienza maturata da circa 25 anni a questa parte con l’organizzazione, nella stessa isola di Grado, fra le calli del centro storico e nella zona del porto, di una delle più importanti rassegne presepiali del Friuli Venezia Giulia. Tutto - come si riconosce nella nota ufficiale del Vaticano - è partito dal sogno di una persona in particolare, Antonio Boemo, che ha intrapreso la strada ancora diversi anni fa e che coordina l’operazione, al quale si sono immediatamente affiancati l’architetto Andrea de Walderstein e i due artisti autori delle numerose statue quasi a misura d’uomo, Lorenzo Boemo e la figlia Francesca. In campo quindi le associazioni del territorio, in testa i Portatori della Madonna di Barbana presieduti da Adelchi Quargnali, che fanno da capofila, insieme a Protezione Civile, Graisani de Palù, Donatori di Sangue, Grado Voga, Grado Noi, Lega Navale e Marinai Anmi, per uno “squadrone” che ha operato per tanto tempo anche all’aperto sotto il sole cocente. Naturalmente, per portare a compimento il progetto, che implica costi non indifferenti per il reperimento dei materiali ma anche per il trasporto in Vaticano, l’iniziativa è stata immediatamente sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dal Comune di Grado, con il patrocinio, ovviamente, della Diocesi di Gorizia e la fattiva collaborazione della Parrocchia arcipretale di Grado. Una delle caratteristiche della grande opera in questione è che, per forza di cose, tutto è stato studiato e realizzato per essere smontabile, facilmente trasportabile e rimontabile. E così, per esempio, l’argine è suddiviso in 102 pezzi mentre il “casone” ne conta 18. Altri dettagli non vengono per ora forniti né dai promotori né dal Vaticano poiché dovrà essere ovviamente «una sorpresa per tutti». Per Grado si tratta, dunque, di un’occasione di indubbia rilevanza poiché il presepe finirà sui media, anche a livello internazionale, e non solamente nella giornata inaugurale ma in ogni occasione in cui, sotto Natale, piazza San Pietro sarà inquadrata in tv, specialmente in occasione delle iniziative per l’Anno Santo PI.RA.