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Сентябрь
2024

Lavoratori di Luxottica costretti a viaggiare in piedi in corriera

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C’è un accordo, ormai datato, tra Luxottica e Dolomitibus: prevede che tutti i lavoratori trasportati da casa al lavoro e dalla fabbrica a domicilio possano viaggiare seduti.

«E invece questo non sempre accade», lamenta Luigi Dell’Atti, storico delegato Rsu della Filtcem Cgil. Non per colpa dell’azienda, evidentemente, ma per la mancanza di bus o di bus capienti, magari a due piani.

«Sembra una banalità, ma», puntualizza il delegato, «farsi mezz’ora in piedi, anche di più, prima di lavorare, o dopo essere stati in piedi al lavoro per 8 ore, magari la sera alle 22, è davvero defatigante».

I delegati di fabbrica sono stati raggiunti da foto e video che testimoniano la carenza di posti a sedere e attraverso la speciale Commissione Trasporti hanno sollevato ripetutamente il problema sia con Luxottica che con Dolomitibus.

Ammettono, senza ombra di dubbio, che la soluzione dipende esclusivamente dalla società di trasporto pubblico. I lavoratori pagano l’abbonamento, non hanno il viaggio gratis dal proprio paese alla fabbrica.

Luxottica provvede a rateizzarlo e quindi a pagarlo all’azienda di trasporto, con la quale, ancora da tempo, ha pertanto sottoscritto un’intesa in modo da garantire il trasporto nel massimo comfort.

Ma questo appunto non accade, con tanti operai in piedi anche sulle lunghe distanze. Operai che magari si danno il turno anche sul sedile.

«Il tema si accompagna a quello dei parcheggi ad Agordo, quindi alle navette dagli stessi al sito produttivo», sottolinea Dell’Atti. «I parcheggi sono stati programmati per tante auto quante possono trasportare 4.600 lavoratori. Ma oggi siamo in 5.100, 200 in più solo dall’inizio d’anno. Occorrerebbero più aree; da qui la richiesta anche degli spazi liberi al Palaluxottica. Ma pure più navette, o meglio la copertura di tutti i turni (inizio e fine), ciò che oggi ancora non avviene».

Afferma il sindaco di Agordo Roberto Chissalè: «Da parte nostra c’è la massima collaborazione, per quanto riguarda la disponibilità di aree, ma la competenza delle navette è dell’azienda e di chi svolge il servizio».

Quanto al nodo di questi giorni, quello della passerella stoppata progettualmente dalla Soprintendenza, si sa che sono ripresi i contatti tra Luxottica, Venezia e il Comune stesso.

Il clima è molto più disteso, si fa sapere negli ambienti vicini alla Soprintendenza.