Chiama un anziano per truffarlo ma non sa che è sorvegliato dalla polizia: arrestato un ragazzo di 19 anni
Lo schema è sempre lo stesso. La vittima designata, solitamente anziana, riceve una telefonata con l’avviso che un suo congiunto ha provocato un incidente con feriti gravi. Per toglierlo dai guai, ed evitargli l’arresto, è necessaria una somma di denaro. Questa volta, però, la truffa non è andata a buon fine, e nei confronti di un diciannovenne napoletano, colto in flagrante dai poliziotti della questura di Udine, è scattato l’arresto. Sabato il giudice per le indagini preliminari Matteo Carlisi ha convalidato l’arresto, decidendo per la custodia cautelare in carcere. Il protagonista del fatto è Mauro Castaldo, classe 2005, originario del capoluogo campano.
La vicenda è iniziata in via Roma, nei pressi del bar Corin. Qui il diciannovenne si trovava in compagnia di un complice minorenne per pianificare la truffa. A sua insaputa, però, era tenuto sotto controllo dal personale della squadra mobile, che l’ha lasciato fare in attesa di intervenire.
Il diciannovenne ha così potuto contattare la sua vittima al telefono, un 89enne residente nei pressi di via del Pioppo. Gli ha raccontato che la moglie era stata coinvolta in un sinistro stradale, con l’investimento di più persone. Per evitare che finisse in carcere era necessaria un’ingente somma di denaro, da consegnare il prima possibile.
Una conversazione durata a lungo per non dare modo all’anziano di procedere con le verifiche del caso, chiusa con l’annuncio dell’arrivo di un suo collega per il ritiro della somma. Poco dopo una persona si è effettivamente presentata alla porta dell’89enne, seguito a debita distanza dai poliziotti. Il giovane complice si è così fatto consegnare 1.100 euro, quello che l’anziano è riuscito a trovare in casa, e si è dileguato. Ma poco dopo è stato fermato dagli agenti, che gli hanno trovato addosso il bottino.
Nel mentre la moglie del malcapitato, ovviamente sana e salva, è rientrata a casa, a quanto pare incrociando il complice sulle scale. A quel punto la coppia, resasi conto della truffa subita, ha avvisato le forze dell’ordine, che come detto avevano già fermato il sospetto mentre stava tornando in borgo stazione. Il puzzle si è così completato e le forze dell’ordine sono riuscite a chiudere il cerchio sventando, di fatto, l’ennesima truffa ai danni di un anziano. E’ successo nella giornata di giovedì 19 settembre. Due giorni dopo il gip del tribunale di Udine Carlisi ha confermato l’arresto.
La difesa di Castaldo aveva richiesto l’applicazione della misura degli arresti domiciliari nella casa della madre, ma vista l’indisponibilità di quest’ultima, l’uomo resterà nel carcere di via Spalato.