Scogliere a mare rafforzate per salvaguardare Barcola
Fabio Scoccimarro allarga le braccia verso l’orizzonte ed esclama, circondato da qualche imperturbabile bagnante settembrino: «Chi arriverà a Barcola alla fine di questo decennio non la riconoscerà più». Lo sguardo dell’assessore regionale all’Ambiente è proiettato al medio-lungo termine, ma per il litorale più amato dai triestini si prospettano delle novità importanti già a partire dai prossimi mesi. Perché prima di riscrivere in toto la fisionomia di Barcola, Regione e Comune sono impegnate a sanare le ferite ancora aperte causate dalle mareggiate dello scorso novembre, così come a intervenire per evitare che i danni possano ripetersi in futuro.
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Le scogliere a mare
Per quanto riguarda la prevenzione da eventuali nuove mareggiate, Scoccimarro lascia la parola al suo direttore di servizio Fabio Cella per illustrare l’intervento che la Regione effettuerà questo inverno. La difesa del litorale sarà affidata, almeno in questa prima fase, alle 14 scogliere a mare che, dall’ex Cedas, corrono a pochi metri di distanza dal lungomare fino al terrapieno di Barcola (da non confondere con quelle sottocosta). Le scogliere, sulla carta, esistono già – tanto che si tratta, formalmente, di un «ripristino» – ma sono quasi tutte sommerse o comunque non sono più in grado di assolvere alla funzione di barriera.
L’investimento della Regione si aggira attorno ai 3 milioni, di cui 2,5 subito e 500 mila il prossimo anno. Non è un’operazione semplice: «Abbiamo bisogno di molte autorizzazioni – afferma il direttore Cella – ma l’obiettivo è concludere i lavori entro il 31 marzo del prossimo anno».
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I Topolini
Contemporaneamente ai lavori sulle scogliere a mare, ripartirà il piano del Comune per il ripristino dei Topolini. Dei 3 milioni di euro a disposizione, 300 mila sono stati spesi subito all’inizio di quest’anno per riaprire tutte le terrazze e 6 Topolini su 10. Elisa Lodi, presente accanto a Scoccimarro e Cella così da incarnare la «sinergia» fra le parti, spiega che i restanti 2 milioni e 100 mila euro verranno investiti questo inverno per mettere in sicurezza i restanti quattro Topolini. Anche in questo caso la deadline è l’estate 2025: Lodi assicura che, per quella volta, i triestini potranno profittare di tutti e 10 i Topolini.
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Gli altri interventi
Il quadro si completa con una serie di interventi collaterali che, di qui a giugno del 2025, consegneranno Barcola ai bagnanti nelle migliori condizioni possibili. L’assessore comunale alle Politiche del territorio, Michele Babuder, annuncia che sono stati aggiudicati i lavori per il rifacimento della scogliera e della passeggiata del lungomare Benedetto Croce di Barcola: si partirà a ottobre, per una spesa di 350 mila euro.
Ieri, nel frattempo, è iniziata l’asfaltatura nel tratto compreso tra salita di Contovello e il civico 269 di viale Miramare. Il doppio senso unico alternato ha causato gravi disagi alla circolazione, con un tempo di percorrenza dilatato anche di 15-20 minuti.
Le prospettive
La domanda inevitabile è: basterà tutto ciò a evitare che lo scenario dello scorso novembre venga riproposto? Va detto che il principale intervento di prevenzione – le 14 scogliere a mare sopracitate – sarà ultimato a marzo e di conseguenza lascerà scoperto il litorale nel corso di questo inverno. Ma è lo stesso direttore Cella a sottolineare l’esigenza di estendere le barriere naturali delle scogliere a mare anche in direzione del bivio di Miramare.
Intanto, guardando al futuro, si stanno gettando le basi per il progetto “CoRe” (Comune e Regione assieme, come da acronimo) che «rivoluzionerà il litorale di Barcola dal punto di vista estetico e ludico-sportivo», dice Scoccimarro. Siamo ancora in fase di variante urbanistica, ma la promessa è di unire sicurezza e qualità dei servizi. —
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