ru24.pro
World News
Сентябрь
2024

Pavia, amici dei cani al Vul: piace l’ordinanza della bottiglietta per pulire la pipì

0

PAVIA. Dal popolo dei cinofili arriva una sostanziale promozione all’ordinanza “anti pipì canina” recentemente varata dall’amministrazione e un appello: installare più “Luisito” in città, ovvero quei bidoncini che mettono a disposizione di chi chi abbia un cane i sacchetti per raccogliere le deiezioni e il contenitore dove buttarli. La richiesta è emersa ieri, nel corso della manifestazione “Domenica bestiale” all’area Vul.

[[ge:gnn:laprovinciapavese:14646898]]

Trecento kit

«Abbiamo avuto un’ottima risposta – ha commentato l’assessora con delega al benessere animale, Angela Gregorini – e abbiamo distribuito circa 300 kit che includono una fiaschetta da riempire d’acqua per lavare la pipì, un contenitore per i sacchetti e un vademecum». «Abbiamo ricevuto sollecitazioni per installare più bidoncini “Luisito” e ne approfitto per dire che chi voglia segnalare un punto in cui installarne uno può scrivere all’indirizzo crea@comune.pv.it e indicare la zona».

In generale l’idea di pulire, oltre che dalle deiezioni solide, anche dalla pipì è stata accolta positivamente anche, ad esempio, dal proprietario di “Joy”, un alano da 75 chilogrammi: «Per me sarà abbastanza “laborioso”, però è giusto pulire perché la città adesso è sporca».

Stand

Sull’area Vul, ieri, c’erano diversi stand sempre su tematiche inerenti la giornata. Quindi uno su un franchising di toelettatura per cani, quello dell’associazione Sogni e cavalli Onlus, uno dedicato all’apicoltura, uno delle guardie zoofile ambientali, uno delle Giacche verdi che avevano portato un cavallo e consentivano ai bambini di farci un giretto sopra.

Inoltre soci della Canottieri, della Battellieri Colombo e dei Vogatori pavesi offrivano un giretto in barcè sulle acque del fiume. E poi, naturalmente, c’erano loro: levrieri, barboncini, lagotti, pastori tedeschi e altri amici a quattro zampe non necessariamente forniti di pedigree, ma non per questo meno adorabili e affettuosi. Riguardo, infine, all’ordinanza circa l’obbligo di pulizia delle deiezioni solide e liquide degli animali d’affezione, una critica ha riguardato il punto 5 che chiede «di impedire agli animali d’affezione detenuti di defecare o urinare a ridosso di portoni di ingresso e degli accessi ad abitazioni, negozi, vetrine, veicoli parcheggiati ed elementi di arredo urbano». Non sempre è possibile che un cane, soprattutto se maschio, faccia la pipì in zone inopportune. «Chiaramente – ha concluso l’assessora Gregorini – ci rimettiamo al buon senso delle persone». —

© RIPRODUZIONE RISERVATA