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Сентябрь
2024

L’Udinese a Roma ha sbagliato approccio: ecco gli errori che si potevano evitare

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«Non abbiamo perso perché ci siamo schierati con tre punte». Kosta Runjaic nell’immediato dopo partita della gara con la Roma ha voluto subito mettere i suoi puntini sulle “i”. Concordiamo con lui, ma fino a un certo punto. Perché, al di là dell’atteggiamento troppo passivo che l’Udinese ha avuto domenica contro la Roma, alcune scelte del tecnico tedesco non hanno convinto.

Che Ekkelnkamp, per quello che aveva fatto vedere lunedì a Parma ed evidentemente anche in allenamento nel corso della settimana, fosse una tentazione lo avevano capito tutti. L’olandese è giocatore di qualità e personalità, ma piazzarlo nella mediana a due al fianco di Karlstrom è sembrato un azzardo. Può essere una soluzione a gara in corso se devi recuperare un risultato, non dal 1’ contro una squadra da primi posti come la Roma. L’ex Anversa ce lo saremmo aspettato al posto di Brenner e con un mediano (Lovric o Payero) al fianco di Karlstrom per reggere l’impatto con il centrocampo della Roma. Certo, l’obiettivo di mister Runjaic era quello di mantenere il possesso palla e sfruttare le qualità di palleggio della sua squadra, ma la scelta si è rivalata un azzardo.

Riguardano Brenner, forse un po’ troppo incensato dopo il gol-partita segnato contro il Como. È vero, come ha sottolineato Gokhan Inler nell’intervista rilasciata al Messaggero Veneto durante la sosta, che il brasiliano è un giocatore completamente diverso da quello dello scorso anno, però, non sembra così pronto per certe sfide. Il brasiliano sembra soffrire le partite fisiche e domenica un difensore esperto come Mancini gli ha messo spesso le mani addosso facendolo uscire quasi subito dal match. Per certi versi, anche se in maniera minore, il discorso fatto per Brenner può falere per Lucca. Lo ha confermato anche Ciccio Graziani nell’intervista che potete leggere qui a fianco. «Lucca è bravo, ma deve cominciare a usare un po’ il mestiere». Significa usare meglio il corpo nella protezione della palla, proprio come fa Davis, uno dal quale può imparare molto in questo senso. Altrimenti anche se sei alto due metri, i difensori avversari finiscono per mangiarti in testa.

Bijol all’Olimpico ha commesso due gravi errori a cui va aggiunto anche quello che è costato il 2-0 del Parma. Onestamente sono troppi per quello che all’unanimità viene considerato il leader del reparto arretrato dell’Udinese. La considerazione che facciamo, però, è un’altra: i difensori dell’Udinese sono tutti uguali, da Bijol a Kristensen, da Giannetti a Kabasele per chiudere con l’ultimo arrivato Toure. Ne manca uno che sia veloce e rapido. Perez non era un fulmine di guerra, ma aveva qualcosa in più. Lo diciamo oggi che l’Udinese è seconda in classifica, ma lo pensavamo anche quando l’argentino ha preso la strada di Oporto.