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Сентябрь
2024

Così cambia l’ospedale: il Pronto soccorso di Udine si sposta in via Colugna, ecco il cronoprogramma e il progetto

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La data da segnare in agenda è quella del 2026. All’inizio dell’anno, tra l’altro,, se il cronoprogramma attuale verrà rispettato. Perchè se l’ospedale di Udine compie cent’anni a ottobre, quando avrà spento una candelina in più avrà anche cambiato il proprio volto. E non sarà soltanto un semplice maquillage, perchè l’Azienda sanitaria Friuli Centrale rivoluzionerà sia il pronto soccorso sia la struttura dei reparti nei diversi padiglioni. Il tutto con un investimento da 100 milioni per completare questo lotto di lavori – il terzo e il quarto – e che esula dai 93 dell’accordo di programma stretto tra Regione e Stato con un focus particolare sull’intelligenza artificiale.

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Il pronto soccorso

La rivoluzione del Santa Maria della Misericordia passa attraverso una serie di interventi al cui interno il più evidente riguarda proprio lo spostamento del pronto soccorso. Al termine dei lavori, previsti alla fine del prossimo anno, infatti, i pazienti non accederanno più al reparto d’emergenza attraverso via Pieri, bensì da via Colugna.

Il progetto dell’Azienda, entrando nel dettaglio, prevede la costruzione di un nuovo ingresso, con parallela realizzazione di una rotonda dalla quale si avvierà un percorso interno al nosocomio che consentirà di raggiungere il pronto soccorso cittadino al piano seminterrato del padiglione 15b, quello che, assieme al 15, è parte integrante del cosiddetto “nuovo ospedale”. All’interno del primo dei due piani sotterranei – il secondo sarà destinato a logistica e impianti –, il pronto soccorso sarà dotato di quattro box per codici gialli e rossi, sette per quelli bianchi e verdi e di uno rosa, cioè destinato alle vittime di violenza. Spazio, quindi, a 22 posti letto tra attesa e osservazione, otto poltrone riservate alle pre-dimissioni, una sala gessi con due ambulatori ortopedici, nonchè una radiologia d’urgenza dotata di due Rx e una Tac.

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Piani interrati e zero

Il terzo e quarto lotto dell’ospedale con la costruzione del nuovo padiglione è stato immaginato per relazionarsi con i vicini “Scrosoppi” e “Nuove Mediche”. Il progetto prevede un’organizzazione in sette piani, compresi i due interrati. Al -1, oltre al pronto soccorso, verranno realizzati il reparto di medicina d’urgenza con 24 posti letto e gli spogliatoi destinati a 2 mila 100 operatori dotati di armadietti a doppio scomparto. Al livello 0, proseguendo, ci sarà l’area di scompenso cardiaco – dotata di ambulatori, studi medici e locali per il lavoro infermieristico –, una sala ibrida angiografica, la radiologica interventistica, 26 ambulatori cardiotoracici e il day hospital per le neuroscienze con 13 ambulatori, sei posti letto e otto poltrone.

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Gli altri quattro piani

Salendo al primo piano del nuovo padiglione, i pazienti troveranno tre sale operatorie caridiotoraciche e altrettante angiografiche per emodinamica. Non soltanto, però, perchè a vedere la luce saranno pure la terapia intensiva cardiologica – con 20 posti letto complessivi –, l’unità coronarica – dotata di 18 posti letto – e le degenze ordinarie di reparto con 77 posti letto aumentabili fino a 101. Via libera, sempre al primo livello, anche a 18 postazioni di studio medico.

Passando al secondo piano, questo si aprirà con sei sale operatorie di chirurgia specialistica, 18 posti letto di degenza per neuroscienze, 16 di terapia intensiva e ben 80 – ampliabili fino a 104 – per i ricoveri legati a neurochirurgia, neurologia e patologie vertebro-midollari. Anche qui, inoltre, ci saranno 18 studi medici dedicati. Al terzo piano, proseguendo, verranno creati 68 posti – aumentabili fino a 104 – per le degenze di maxillo-facciale, otorinolaringoiatria, chirurgia plastica e oculistica, quattro per i ricoveri di medicina nucleare e altri 18 studi medici oltre a una serie di locali per il trattamento dell’aria. Il terzo piano, infine, sarà l’ultimo destinato alle cure ad alta intensità considerato come al quarto il padiglione ospiterà 211 postazioni di lavoro tra uffici veri e propri e studi medici.

Accordo di programma

In parallelo a queste opere, come accennato, si muovono gli investimenti per il Santa Maria della Misericordia contenuti all’interno dell’accordo di programma stretto tra Regione e ministero della Salute. Nello specifico, 5 milioni 500 mila euro serviranno a finanziare opere di adeguamento antisismico e antincendio del padiglione d’ingresso. Una somma pari a 6 milioni e 300 mila verrà invece utilizzata per lo stesso obiettivo, ma al padiglione 8, cioè quello delle “Nuove Mediche”.

E se un assegno da 12 milioni sarà destinato alla realizzazione di un nuovo magazzino, che sostituirà quello attuale, la cifra principale – 44 milioni – rappresenta l’ammontare per la demolizione e ricostruzione del padiglione 6 con l’obiettivo di riservarlo prevalentemente a interventi ambulatoriali. Il progetto prevede anche un’area dedicata a un laboratorio per l’intelligenza artificiale. Un ambiente, cioè, in cui si testeranno le innovazioni in ambito tecnologico studiando e sviluppando le potenzialità dell’intelligenza artificiale applicata in sanità. Allo stesso tempo, l’Azienda avrà in cassa altri 25 milioni per investimenti in tecnologia di cui 11 destinati ad apparecchiature di radiologia e oculistica, ecotomografi, telemetrie e defibrillatori.