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Сентябрь
2024

Arrestata, rilasciata subito dopo: rapina un uomo

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Giovedì pomeriggio era stata arrestata per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento dopo essersi resa protagonista di una serie di aggressioni senza motivo ai passanti in piazza dei Signori a Treviso. Neanche 48 ore dopo la prima bravata, lei, una 35enne trevigiana, è stata di nuovo arrestata, in compagnia di un complice, stavolta per la rapina di un cellulare.

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Lunedì, dopo che è stato convalidato l’arresto della 35enne, il giudice ha disposto la misura dell’obbligo di dimora. La donna, che abita in un centro dell’hinterland di Treviso, non potrà quindi uscire dal territorio comunale di residenza.

Il fatto risale al pomeriggio di sabato. Sono da poco passate le 15 quando al Tocai, noto locale di piazzetta dei Lombardi, entra una coppia che ordina due “ombre”. Si tratta appunto della 35enne (arrestata giovedì scorso per le aggressioni in piazza e subito rimessa in libertà) e di un suo coetaneo.

I due consumano velocemente la bevanda e se ne vanno via in tutta fretta. Il punto è che, poco dopo, un cliente del locale si accorge di essere stato derubato del cellulare, un iPhone ultimo modello, e di un mazzo di chiavi.

A baristi e clienti basta poco per capire che solo la coppia che aveva consumato in tutta fretta due calici di vino poteva aver compiuto il furto. «Non potevano essere stati che loro - dice una testimone - perché apparivano già alterati da sostanze».

Si scatena così la caccia ai ladri e, grazie ad un’altra barista dove avevano consumato poco prima una bevanda, li individuano in una strada del centro. I due vengono fermati dal proprietario e dalla barista ma negano subito di essere stati i responsabili del furto.

Peccato che dalla tasca della giacca di uno dei due spunta il mazzo di chiavi rubato. Il proprietario con una mossa repentina se ne riappropria. Gli si chiede conto del cellulare, ma la coppia di ladri continua a negare, declinando anche la possibilità di non essere denunciati in cambio della restituzione del telefonino. Ad un certo punto gli animi della 35enne e del proprietario si scaldano e parte qualche spinta.

La vicenda si risolve con l’arrivo della polizia locale, chiamata da uno dei testimoni. Gli agenti di via Castello d’Amore, su disposizione del pubblico ministero di turno Davide Romanelli, arrestano la donna e il suo complice per rapina aggravata. Il cellulare è stato ritrovato a terra, poco distante. La coppia se n’era sbarazzata prima dell’arrivo degli agenti.

Lunedì mattina, la 35enne (difesa dall’avvocato Cecilia Pivetta) è stata processata per direttissima. Il giudice Laura Contini ha disposto l’arresto. Sulla 35enne, arrestata due volte nell’arco di 48 ore, pende ora la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel suo paese di residenza.