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Сентябрь
2024

Due tentati furti in sette giorni: nel mirino la gelateria Gianni di via Altinate

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«Sono deluso e seriamente preoccupato. Una spaccata e un tentativo di intrusione nella mia gelateria in una settimana sono troppi. Faccio appello all’amministrazione e alle forze dell’ordine: c’è bisogno di maggiore sicurezza in città».

È davvero avvilito Erion Kaso, 43 anni, dal 2017 titolare della gelateria “Da Gianni” di via Altinate, che in meno di cinque anni ha subito quattro effrazioni nel suo esercizio commerciale riportando ogni volta danni importanti.

«Non avrei mai pensato che in meno di sette giorni i malviventi potessero ritornare», osserva Erion, «La prima volta hanno cercato di entrare all’interno della gelateria, ma l’allarme ha iniziato a suonare e sono scappati. Purtroppo dopo soli sei giorni, il 13 settembre scorso, sono riusciti nell’opera. Hanno agito alle tre di notte. Prima hanno tagliato i fili del sistema antintrusione, poi hanno sfondato le vetrate che danno su riviera dei Ponti Romani e successivamente la porta automatica principale. Hanno strappato il registratore di cassa che conteneva il fondo per il giorno seguente, parliamo di 250 euro».

Poi i ladri si sono dileguati col favore del buio per le strade del centro.

«I danni in questa seconda visita sono importanti», spiega poi il titolare della gelateria, «la riparazione della porta ha un costo di circa settemila euro. Solo per rimetterla in funzione in attesa dell’arrivo di quella nuova ho speso mille euro di elettricista. L’impianto d’allarme è stato divelto e va rifatto. I vetri sfondati, ora sostituiti, hanno avuto anche loro un costo non indifferente», sottolinea l’imprenditore, veterano dell’arte gelataia, che dal maestro Gianni ha appreso tutti i trucchi del mestiere.

«Sono arrivato dall’Albania, mi sono innamorato di questa professione e ho rilevato in un secondo momento l’attività», racconta il quarantatreenne, «Ma dopo l’ultimo assalto sono profondamente deluso e preoccupato. Vorrei che ci fossero di notte più controlli e volanti in giro. So che la coperta è corta ma non possiamo sempre subire situazioni del genere. Tra l’altro, l’assicurazione ha deciso di non pagare il danno per intero, quindi dovrò sborsare tutto il rimanente per permettere al mio negozio di ritornare a essere in ordine. A causa del furto, abbiamo inoltre gettato tutta la biscotteria fresca e quella confezionata. Non potevamo di certo metterla in commercio. Anche buttare via il cibo è stata una sconfitta. Io entro nel mio negozio alle sette del mattino e ci resto fino all’una di notte. Ho fatto e faccio tanti sacrifici, ma adesso mi sento solo, abbandonato. Noi esercenti siamo lasciati a noi stessi ad affrontare qualsiasi difficoltà».

Il cassetto del registratore di cassa strappato, è stato rinvenuto dalla polizia qualche giorno dopo in piazza Insurrezione e reso al gelataio: «Spero di poter mettere la parola fine a questi furti e che qualcuno intervenga, io mi spacco la schiena per ore. Buttare soldi e produzione in questo modo è assurdo».