La Ferrari lascia Singapore con tanti rimpianti e una consapevolezza
Terminato il weekend tra le stradine di Marina Bay, per Frederic Vasseur e il tuo team è il momento di tracciare un bilancio, l’ennesimo di questa lunghissima stagione, ancora lontana dall’epilogo. Sia a Baku che a Singapore si è rivista una Ferrari davvero in forma, capace di lottare per la vittoria in entrambi i gran premi.
Risultati? Un secondo posto in Azerbaigian e un quinto sul cittadino asiatico. Piazzamenti entrambi conquistati da Charles Leclerc, sempre più capitano e trascinatore della squadra. C’è qualcosa, quindi, che è andato storto nella trasformazione della velocità pura in risultati. Mentre a Baku, un peccato di ingenuità di Charles e, in parte, di presunzione ha fatto sì che Oscar Piastri lo battesse, pur essendo nettamente più veloce, a Singapore è totalmente mancata la qualifica.
In particolare modo il Q3, che ha portato le vetture di Maranello a classificarsi nona e decima. Diverse e particolari le sventure per entrambi i piloti: per Sainz è arrivato un errore nella preparazione del giro che lo ha fatto uscire di pista all’ultima curva prima di lanciarsi. Bandiera rossa e un tentativo per tutta la griglia; per Leclerc, però, è sopraggiunto un problema alle termocoperte che ne ha fortemente condizionato il suo unico tentativo, effettuato con pneumatici freddi.
Alla domenica, però, il passo c’era eccome, soprattutto col monegasco. Basti guardare il suo stint finale con gomme dure, velocissimo e di grande rimonta, dall’ottavo al quinto posto. Peccato per non essere riuscito a superare anche la Mercedes di George Russell, ma tutto sommato, una buona gara per la Rossa che avrebbe potuto conquistare un secondo posto, solo alle spalle di Lando Norris, imprendibile seppur imperfetto.
Ecco, questi sono punti che pesano in ottica campionato costruttori, con una McLaren che ora è lanciatissima verso il titolo. Quindi sì, tanti rimpianti ma anche una consapevolezza: con i nuovi aggiornamenti, la SF-24 è tornata a funzionare ed ora sembra stabilmente la seconda forza, con licenza di attaccare anche la McLaren. Ora dover aspettare quasi un mese per la prossima gara, quella di Austin, è un peccato ma la Rossa sa di potersela giocare ad ogni appuntamento fino alla fine del campionato. E non era scontato anche solo fino a un mese fa.
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