Volano sedie e pugni all’interno di due kebab a Trieste ma l’ordinanza regge
È stata una notte movimentata, di violente liti, ad alto tasso alcolico, per gli avventori di due kebab. Il primo episodio, nella tarda serata di sabato, è avvenuto agli inizi di via Cadorna, dove per motivi ancora da chiarire è scoppiata una lite tra un gruppo di ragazzi stranieri e un ragazzo italiano che è stato colpito in faccia da un pugno.
Più tardi, alle 3 di domenica, le volanti della Questura sono invece dovute intervenire in via Oriani per la rissa scoppiata tra un gruppo di cittadini stranieri. Alla base della lite solo futili motivi, questioni di denaro. Ma poi l’abuso di alcol e, non è escluso, anche di sostanze stupefacenti, ha esasperato gli animi, tanto dal portare uno degli avventori a scagliare una sedia in plastica addosso a un rivale. Il diverbio è iniziato all’interno del kebab, per poi proseguire all’esterno. Ad accorgersi dell’accaduto sono stati anche i residenti della via, svegliati nel cuore della notte dalle grida e dal trambusto.
Non si sono comunque riscontrati feriti, e all’arrivo delle Volanti l’uomo che aveva innescato la rissa era già scappato. Via Oriani non rientra nell’ordinanza che impone la chiusura delle attività che somministrano e vendono cibo e bevande dalle 23.30 alle 6. La stretta e breve via si trova proprio nei primi metri fuori del perimetro della zona toccata dal provvedimento. Ed è evidentemente lì, nei locali adiacenti, quelli che ora approfittano dei limiti imposti ai colleghi, che si ritrovano gli avventori che creano più problemi.
Va inoltre segnalato che nell’ultimo fine settimana risultavano aperti dopo le 24 anche alcuni locali della zona “rossa”, quella inclusa nell’ordinanza. Dove, tra l’altro, dalle 22 alle 6 è vietato anche girare con contenitori di vetro o lattine, indipendentemente da cosa contengano. Passando in rassegna dopo le mezzanotte l’area che da piazza Garibaldi, viale D’Annunzio, si spinge fino a via Donadoni, un cambio di passo è evidente. Si avverte ci sia una sorta di coprifuoco, con i locali chiusi, pochissima gente per strada, ma i furbi non mancano. Residenti della zona riferiscono di avventori che, con una buona scorta alcol, dopo le 23.30 si spostano all’ingresso di qualche stabile, e di locali che abbassano le serrande mantenendo alcuni avventori all’interno.—