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Сентябрь
2024

Infiltrazioni e crepe sul Viadotto: a Gorizia scatta lo stop per i mezzi pesanti

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Che il Viadotto Ragazzi del ’99 non godesse di ottima salute era risaputo. Ma che si dovessero prendere anche dei provvedimenti di limitazione al traffico è una sorpresa.

Il vicecomandante della Polizia locale Paolo Paesini ha appena firmato un’ordinanza (la numero 5676/24) che vieta il transito ai veicoli aventi massa, a pieno carico, superiore alle 26 tonnellate non soltanto sul cavalcavia ma, conseguentemente, anche sul ponte VIII Agosto: un’asse stradale molto trafficata perché coincide con l’entrata alla città per chi proviene da Udine, dal Collio, da Lucinico e dai paesi limitrofi.

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Il progetto

L’ordinanza stabilisce anche che dovrà essere il servizio del Cantiere stradale a porre in opera «la regolamentare segnaletica provvisoria relativa alla nuova circolazione stradale».

Il tutto durerà fino all’esecuzione degli interventi di adeguamento dei manufatti stradali.

La Giunta ha, infatti, approvato il progetto esecutivo costituito da otto elaborati e redatto dall’ingegnere Giovanni Nigris di Campoformido per la spesa complessiva di 60 mila euro. Sempre nella medesima ordinanza (una delle tante affisse all’albo pretorio e non pubblicizzata dall’amministrazione comunale) si fa riferimento alla relazione redatta dallo stesso Studio Nigris che ha puntato la lente d’ingrandimento sullo stato di salute del Viadotto.

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In attesa, infatti, che si proceda con la sua demolizione e la sua sostituzione con una nuova rotatoria (ma i tempi saranno irrimediabilmente lunghissimi), è assolutamente necessario intervenire con lavori di ripristino e di consolidamento delle cosiddette “parti ammalorate”. E pur non essendoci problemi di staticità evidenti, la situazione non si può prendere assolutamente sotto gamba.

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La relazione

Entriamo nel merito tecnico, semplificando al massimo il discorso. La valutazione della sicurezza dell’impalcato ha previsto una prima fase di indagine conoscitiva del manufatto, mediante l’analisi della documentazione progettuale, l’attività di rilievo geometrico-strutturale e le indagini in sito per la caratterizzazione dei materiali, oltre alla verifica dei dettagli costruttivi.

«I rilievi e i sondaggi in loco - spiega lo Studio Nigris - hanno subito evidenziato situazioni di degrado abbastanza avanzate ma non ancora pericolose per la stabilità dell’opera come la presenza di diverse zone con armature esposte e ossidate sulla soletta all’intradosso e su quasi tutti gli altri elementi strutturali».

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Sono state, inoltre, rilevate alcune criticità strutturali derivanti dalla non corretta esecuzione dei lavori come l’assenza di iniezione nei cavi di precompressione, anche con presenza di acqua all’interno delle guaine. Altri difetti realizzativi riscontrati riguardano alcuni elementi in cemento-armato con presenza di vespai e la mancanza di un adeguato sistema di smaltimento delle acque.

«A questo - rimarcano i tecnici - si somma la carenza manutentiva che ha portato al deterioramento dei giunti-tampone e al percolamento delle acque sulle travate, sui traversi e anche sulle selle che rappresentano un elemento strutturale molto vulnerabile se sottoposto al contatto continuo con acque aggressive. Un ultimo aspetto riguarda la mancata riparazione del traverso sulla spalla lato Gorizia a seguito dello scivolamento dell’impalcato, relativa ai lavori di messa in sicurezza attuati nel 2018».

I percolamenti

La carente regimazione delle acque è uno dei problemi di manutenzione più importanti in tutti i ponti, in quanto le acque meteoriche provenienti dall’impalcato sono spesso contaminate da agenti aggressivi (come i sali disgelanti) che possono portare velocemente all’invecchiamento delle strutture. Ed è ciò che sta capitando anche sul Viadotto Ragazzi del ’99.

Nel frattempo, come anticipato nei giorni passati, l’amministrazione comunale ha fatto un altro passo verso la demolizione del cavalcavia anche se, come dicevamo, i tempi saranno molto dilatati. L’obiettivo è la sua trasformazione in un incrocio a rotatoria: questa è una delle due progettualità (l’altra riguarda la palestra della Valletta del Corno) che la Giunta municipale ha presentato nell’ambito della procedura di concertazione con la Regione, relativa alle proposte di investimenti per il triennio 2025-2027.

«Un intervento di grande importanza - le parole dell’amministrazione comunale -, fondamentale per raggiungere obiettivi strategici per il futuro della città: si andrà a migliorare la viabilità di accesso a Gorizia. Quel Viadotto, oggi, non risulta più funzionale all’attuale traffico veicolare». Il quadro economico presentato alla Regione ammonta a 3,1 milioni. —

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