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Сентябрь
2024

La giunta di San Donà verso il rimpasto nel dopo-Forcolin: ecco chi sono i nomi al vaglio

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Un altro nome tra gli assessori proposti da Forza Italia per il rimpasto di giunta: è il dottor Alberto Salierno, funzionario del Comune di Musile, commercialista, figura preparata e professionale che ha già esperienza amministrativa.

Si aggiunge alla rosa dei nomi che lunedì 23 settembre saranno presentati al sindaco di San Donà, Alberto Teso, dal commissario di Forza Italia, Vasco Magnolato, dopo che sono state ritirate le deleghe a Gianluca Forcolin, plenipotenziario assessore al bilancio e segretario provinciale di Forza Italia di fatto allontanato dalla giunta Teso per “incompatibilità “con gli altri membri della maggioranza.

La battaglia politica, e personale, è iniziata da mesi. Oltre a Salierno, erano già stati fatti i nomi dello stesso Magnolato, di Renata Cester e Matteo Zanusso.

La situazione è al momento ingessata e l’atmosfera sempre più tesa. Perché la maggioranza ha individuato quale prossimo assessore il consigliere comunale di Forza Italia, Luigi Trevisiol, finora sempre autonomo nelle posizioni e scelte politico amministrative, il quale ha confermato che anche il segretario regionale Flavio Tosi ritiene che Forza Italia resterà in ogni caso nella maggioranza. Ma le voci si rincorrono e intrecciano di continuo.

Il commissario Magnolato ha precisato che l’attuale assessore in quota Forza Italia, Lucia Camata, non è ritenuta organica al partito e dovrà essere a sua volta sostituita da altro nome. E al posto di Forcolin, la sua lista civica vuole Elisa Pierobon, oggi consiglliere comunale della lista civica Forcolin, quale nuovo assessore.

Gianluca Forcolin era stato eletto, infatti, nella lista civica omonima, pur poi aderendo a Forza Italia e diventando il segretario provinciale. Queste le condizioni per restare in maggioranza. In caso contrario, con l’ingresso di Trevisiol e la conferma di Lucia Camata da parte del sindaco Teso, è pronta l’uscita clamorosa dalla compagine di maggioranza. Ma non solo.

Se non dovessero essere rispettate le condizioni di Forza Italia e lista Forcolin, anche Camata e Trevisiol potrebbero essere messi in discussione nel partito dalla segreteria provinciale. In sostanza verrebbero cacciati dal partito cui sono iscritti, stracciando loro le tessere. Loro non accetteranno passivamente e di buon grado l’esclusione da FI e ricorreranno ai probiviri del partito a Roma in una nuova battaglia intestina che rischia di lacerare il partito nel basso Piave