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Сентябрь
2024

Addio a Mario D’Arrigo, giornalista specializzato nel turismo e prestato al cinema nel film di Giraldi

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È morto in questi giorni, dopo mesi di sofferenza in seguito alle complicanze del diabete, Mario D’Arrigo, che aveva ricoperto il ruolo di Aldo Pasini nel film per la tv “Un anno di scuola” di Franco Giraldi. Aveva 72 anni.

Nato a Trieste da padre siciliano e madre istriana, D’Arrigo aveva frequentato il liceo scientifico Galilei e vissuto il periodo d’oro delle radio private. Dopo un breve passaggio a Radio Sound, aveva animato a lungo con i suoi programmi musicali le notti di Radio Express.

Quindi, nel 1977, l’incontro con il regista Franco Giraldi, che l’aveva scelto per la parte di Aldo Pasini, uno dei protagonisti del film “Un anno di scuola” tratto dal racconto omonimo di Giani Stuparich.

«Un’esperienza entusiasmante – ricorda la moglie Laura – alla quale Mario era rimasto legato per tutta la vita». Ma il cinema non era mai stato il suo mondo.

Assunto all’Agenzia delle entrate nell’epoca di introduzione dell’informatica nella pubblica amministrazione, prima presso la Direzione provinciale di Udine, poi quella di Trieste, D’Arrigo alternava il lavoro d’ufficio alle prime collaborazioni giornalistiche con Il Piccolo e altre testate locali.

Al 1980 risale la sua iscrizione all’Ordine dei giornalisti come pubblicista. Poi la decisione di abbandonare il posto fisso e dedicarsi esclusivamente alla professione giornalistica come free lance, specializzandosi nel campo del turismo, sia rivolto ai consumatori che agli operatori.

Per D’Arrigo sono anni intensi di articoli, servizi, reportage per le principali testate nazionali del settore, tra cui Travel Quotidiano e TTG Italia in particolare.

Il viaggi lo portano in giro per l’Europa fino al Polo Nord. Visita e scrive di Stati Uniti, Cuba, Messico, Libia, Kenya, Israele, Thailandia, India, Iran e Cina, allora ancora in procinto di aprirsi al turismo. Alla Slovenia e alla Croazia dedica due guide turistiche pubblicate dalla casa editrice Ulysse Network.

Organizza inoltre eventi in Italia e all’estero con l’agenzia Evolution Tourist Marketing della Mediaperfomance e partecipa alle manifestazioni più importanti del settore, come la BIT, la Borsa Internazionale del Turismo di Milano, e TTG-Incontri a Rimini.

Insegna tecniche della comunicazione in campo turistico presso istituti professionali. Tra i vari riconoscimenti, nel 2001 riceve il premio stampa Adutei dell’Associazione degli Uffici Turistici Esteri in Italia.

«Era un grande uomo – continua la moglie Laura – una persona leale, coraggiosa, come ha dimostrato negli ultimi tempi della sua malattia, sempre cordiale e disponibile verso gli altri».

Attivo nel mondo del volontariato, D’Arrigo aveva contribuito nel 2009 alla nascita dell’organizzazione di volontariato culturale “Radici&Futuro”, impegnata in progetti rivolti ai giovani e alle scuole e di cui è stato presidente fino alla fine.

Oltre alla moglie, anche lei giornalista, lascia i figli Silvia e Marco. I funerali si terranno sabato 28, alle 10, in via Costalunga. —

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