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Сентябрь
2024

Novantenne a processo, l’accusa della moglie: «Mi picchia da 50 anni»

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Giudizio immediato l'11 novembre prossimo per il novantenne accusato di vessare la moglie da decenni. Nel maggio scorso l'uomo è stato sottoposto al provvedimento di allontanamento e gli è stato applicato il braccialetto elettronico.

Ora finisce di fronte al giudice chiamato a rispondere della sua condotta a dir poco violenta, almeno da quanto emerso dall'inchiesta condotta dal pubblico ministero Sergio Dini.

Da maggio il pensionato vive con il braccialetto elettronico e lo terrà almeno fino al processo.

La storia è davvero molto triste, una violenza proseguita negli anni e rimasta chiusa nel silenzio delle mura domestiche.

Tutto accade il 25 febbraio scorso quando una signora di 90 anni viene portata al pronto soccorso di Padova - lei abita in centro città - per un trauma toracico. Dopo le cure viene dimessa con una prognosi di 10 giorni. A marzo, da quanto emerso, ci sono altri episodi violenti.

La denuncia viene sporta in primavera, quando la donna crolla davanti alla polizia giudiziaria della procura. Racconta tra le lacrime decenni di soprusi e di violenze e degli ultimi tempi in cui il marito era diventato ancora più aggressivo.

Gli investigatori, sconcertati, sentono i due figli della coppia, che vivono lontano con le rispettive famiglie. In parte sono all'oscuro di quanto accaduto tra le mura domestiche anche se, raccontano di un padre aggressivo, a tratti violento.

E descrivono di una mamma in perenne soggezione. Oltre a loro la procura sente anche terze persone, in qualche modo a conoscenza di com'erano i rapporti all'interno dell'abitazione della coppia oggi novantenne.

Il sostituto Dini decide per la misura cautelare nei confronti del pensionato.

Che dal 9 maggio indossa il braccialetto elettronico in modo da essere sempre localizzato per evitare un avvicinamento alla casa famigliare.

Vista l'età, in un primo momento c'era la preoccupazione di individuare il luogo dove l'uomo poteva essere accolto, ma la rete parentale è forte e lui ha una indipendenza economica che gli permette diverse soluzioni.

Il matrimonio tra i due era stato celebrato nel lontano 1956 e apparentemente procedeva tra alti e bassi, come per molte coppie.

Nessuno poteva immaginare l'inferno raccontato dalla moglie che ha parlato di decenni di abusi subiti nel corso della lunghissima convivenza