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Сентябрь
2024

Viaggio a Medjugorje tra fedeli e pellegrini dopo il “nihil obstat” del Vaticano: «Qui è un luogo di grazia»

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Italiani, francesi, polacchi, ma anche libanesi, irlandesi e sudamericani. Sul sagrato della chiesa di San Giacomo a Medjugorje i pellegrini vengono da tutto il mondo. Dal 1981, ovvero da quando la Madonna sarebbe apparsa per la prima volta ad un gruppo di sei bambini e adolescenti del luogo, questa località di 2 mila abitanti nel sud della Bosnia-Erzegovina è diventata un luogo di culto internazionale.

I messaggi della Vergine

Da 43 anni, i veggenti annunciano regolarmente nuovi messaggi della Vergine, attirando un numero sempre maggiore di pellegrini. A lungo, però, la popolarità di Medjugorje non ha significato un riconoscimento da parte della Chiesa, fino a questo giovedì 19 settembre, quando il Vaticano ha dato il suo nullaosta ( “nihil obstat”) ai pellegrinaggi nel piccolo comune bosniaco.

Nella nota “Regina della Pace”, la Santa Sede ha dato il suo via libera ai pellegrinaggi e al culto, dati gli «abbondanti» frutti spirituali maturati negli ultimi quarant’anni. Nessun commento però sui “veggenti” e sulle apparizioni.


Le opinioni dei fedeli

Per Marthe Quinet, una giovane francese co-fondatrice dell’associazione umanitaria “Notre Dame Mère de la lumière” (Ndml) si tratta nel complesso di un’ottima notizia. «Sono molto contenta perché il “nihil obstat” è il più alto livello di riconoscimento, anche se non c’è ancora un riconoscimento del carattere soprannaturale delle apparizioni», afferma questa fedele originaria della Normandia.

«[La Santa Sede] ha attestato che nulla impedisce ad un fedele di venire qui e che questo è un luogo di grazia e ricco di frutti. Il “nihil obstat” è insomma il meglio che potevamo sperare per Medjugorje», prosegue Quinet.

Dello stesso avviso anche Nicola (17 anni), un liceale di Verona, venuto in autobus con un gruppo di amici e parenti. «Io riconosco Medjugorje come un luogo di pace e di benessere e anche come un momento per pregare e capire i miei punti deboli. Ora la chiesa ha detto che è un luogo di culto: bene, perché magari molte persone sono in dubbio se venire e questo può aiutarle a decidere a favore di Medjugorje», spiega il ragazzo.

Nessun commento da Medjugorje

All’indomani della decisione del Vaticano, la parrocchia di Medjugorje ha preferito non rilasciare commenti, ma per chi in città vive di turismo, il “nihil obstat” è un passo importante. E anche se la Santa Sede non ha confermato il carattere soprannaturale delle apparizioni, la soddisfazione in città è evidente. Andrijana ha lavorato per anni come guida con i gruppi di pellegrini italiani, ma dopo il Covid ha trovato lavoro in un grande negozio di souvenir a due passi dalla chiesa di San Giacomo.

«La Chiesa è così – afferma Andrijana – forse non prenderà mai quella decisione che noi riteniamo giusta, e che forse condividono anche loro. Tutto deve essere ben verificato, questo è il loro compito e lo fanno con attenzione. Il nostro compito, invece, è quello di continuare sulla nostra strada, e in fin dei conti penso che non ci sia niente di negativo nella decisione del Vaticano». L’unica cosa a cui bisogna fare attenzione, avverte Andrijana, è «il motivo per cui si viene a Medjugorje».

«Chi sceglie un circuito turistico rischia di tornare a casa senza un’esperienza spirituale. Bisogna invece seguire l’itinerario religioso, a cominciare dai tre luoghi più importanti: la Chiesa di San Giacomo, il Colle delle Apparizioni e il Križevac, o Monte della Croce».

L’offerta turistica

Anno dopo anno, però, l’offerta turistica cresce a Medjugorje e dintorni. Poco fuori città, lo Herceg Etno Selo è un grande complesso turistico e alberghiero aperto nel 2008. Nove clienti su dieci qui sono proprio i pellegrini, che in questo etno–villaggio di sei ettari trovano ristoranti, bar, sale congressi, piscine e persino un anfiteatro per gli spettacoli dal vivo. Il manager del complesso, Branimir Penava, si aspetta grandi cambiamenti dopo la decisione del Vaticano. «Le grandi agenzie specializzate che si occupano di pellegrinaggi e di viaggi organizzati a Lourdes o a Fatima, ora potranno operare anche qui».