Nuovi guai per l’ex segretario della Fimmg Crisarà: «Spese non giustificate per 88 mila euro»
Altri guai all’orizzonte per Domenico Crisarà, nella sua veste di ex segretario della sezione padovana della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale): venerdì sera si è svolta l’assemblea dell’associazione ed è stato approvato il rendiconto 2023.
Ci sono 88 mila euro di spese non giustificate. Una cifra non indifferente che ha portato l’assemblea a prevedere come riserva quella cifra, in attesa di eventuali chiarimenti.
Questo ha portato ad una perdita di gestione di 25 mila euro. Il 2023 ha visto Crisarà rimanere alla guida dell’ente fino a novembre, quando si è dimesso per un’indagine in merito a contestazioni sulla gestione della Fimmg del 2022 (il tesoriere era lo stesso).
L’assemblea ha esaminato la contabilità dal primo gennaio al 31 agosto 2024 che ha generato un attivo di 80 mila euro. Quindi la perdita – se rimarrà tale – è già recuperata.
60 mila euro di prelievi e bonifici
Gli 88 mila euro di spese non giustificate sono così composti. Circa 60 mila sono prelievi di denaro contante al bancomat, prelievi allo sportello o bonifici al conto personale. Come importi si va dai 500 ai 2.500 euro con punte di 8 mila.
Al momento nella gestione delle spese non ci sono pezze giustificative. Si passa poi a 28 mila euro di somme spese senza che ci sia, almeno che si sappia ad oggi, nessuna pertinenza con l’attività dell’ente.
Ovvio che Crisarà potrà e dovrà fornire spiegazioni nelle sedi opportune per cercare di sgomberare il campo dalle ombre che ora offuscano la sua gestione della Fimmg.
Qualche migliaio di euro sono stati spesi per le colombe pasquali, ma non sarebbe indicato a chi sono state consegnate. Altre spese importanti sono per ricariche telefoniche di utenze che non appartengono a nessuno del direttivo e c’è il sospetto che appartengano a suoi famigliari. Poi altre ricevute sono di prodotti elettronici che non è chiaro chi li stia usando.
Quindi figurano diversi pagamenti al Comune di Padova per multe al codice della strada, ma anche qui non è indicato se prese durante impegni del sindacato. Ma anche ad Amazon Prime, Netflix e Imovie, difficili da dimostrare coerenti con la gestione della Federazione. Altri 8 mila euro invece sono spese che sono state considerate giustificate, come ad esempio dei viaggi a Roma per impegni istituzionali.
Nei prossimi giorni l’avvocato Francesco Pighi depositerà della documentazione ad integrazione di quella già prodotta con l’esposto. Andrà a rimpolpare l’inchiesta già in essere riferita all’anno 2022 dove si ipotizza un buco di circa 80 mila euro nella gestione dell’ente.
No comment di Crisarà
Contattato per dare una risposta alle nuove contestazioni, il dottor Domenico Crisarà ha preferito non dire nulla. «No comment», le sue uniche parole.
Vien da pensare che a tempo debito proverà a ricostruire le uscite della sua gestione, cercando di giustificare ogni singolo euro speso. Nel dicembre 2020 Crisarà – medico di base in un ambulatorio dell’Arcella – è stato eletto presidente dell’Ordine dei medici di Padova, istituzione di autogoverno che nulla c’entra con l’indagine attuale. —