Frecciarossa Supercoppa LBA 2024: l’Olimpia Milano fa sua la semifinale con merito ma la Reyer Venezia tira troppo male…
Bologna, 21 settembre 2024 – Nel primo giorno che sancisce metereologicamente l’inizio dell’autunno 2024 l’Olimpia Milano colleziona la sua 9ª finale in 30 anni di Supercoppa LBA battendo, come da pronostico, l’Umana Reyer Venezia per 73-62 nel più classico dei matches wire-to-wire come si direbbe aldilà dell’Oceano, senza mai mollare il comando nel punteggio ai lagunari.
Ma non lasciatevi ingannare dal punteggio e dalla modalità della vittoria milanese perchè la Reyer Venezia, confermando questa sera all’Unipol Arena di Bologna le sue incertezze derivanti da un precampionato con molte ombre e poche luci, non ha giocato male ma ha tirato da schifo per larghissima parte del match: al 30′ appena 40 punti in saccoccia ne testimonia gli affanni.
Andando a snocciolare i numeri fa un pò impressione vedere una squadra come questa Reyer Venezia, da anni nel ristretto cerchio delle migliori squadra in LBA, collezionare 15/26 ai liberi (57,5%), e 5/23 da tre (21,7%), ma almeno raccattare più rimbalzi di Milano (32-43), fattore che ha tenuto a galla gli orogranata che almeno sotto questo punto di vista hanno messo in risalto le, diciamo, disattenzioni dell’Olimpia vicino agli anelli.
Con questi numeri dunque sarebbe stato impossibile cavare il più classico ragno dal buco per molte squadre anche perchè questa Olimpia Milano, in evidente fase di rullaggio motori in vista del primo, vero decollo stagionale di settimana prossima tra LBA e Euroleague (e senza dimenticare la finale di domani), non ha certamente incantato ma ha giocato i suoi jolly nei tempi e nelle modalità classiche di chi, stuzzicato, dimostra quasi inerzialmente la propria superiorità, al momento di livello inarrivabile in Italia, Virtus Bologna esclusa.
Pertanto un uomo solo al comando per tutta la sfida dal 20-7 (al 10‘ sarà 20-12), ma con la Reyer Venezia capace di risalire e molto bene fino al -3 nel secondo periodo (23-20), malgrado i numeri pietosi ai liberi e da tre (0/10), ed aggrappandosi ai rimbalzi offensivi, salvo poi beccarsi in pieno viso un parziale da 15-0 che lasciava presagire solo disastri futuri e niente più, al 20′ ci si andava sul 39-24.
E quando il vantaggio di Milano sfondava il ventello a fine terzo periodo (+22, 59-37 al 29′ di gioco), sulla panchina della Reyer si potevano osservare le stesse facce viste pochi mesi fa a Torino nella semifinale di Coppa Italia, quando l’Olimpia aveva rullato i lagunari per 100-77.
Però ad inizio quarto periodo finalmente la Reyer Venezia si sbloccava anche come intensità, 0-10 di parziale (59-50), che ovviamente innescava la logica reazione milanese, questa volta non devastante come nel secondo periodo ma comunque sufficiente per salire di nuovo sul +13 (68-55), e poi chiudere in scioltezza sul 73-62.
Dunque, si potrebbe dire niente di nuovo sul fronte occidentale ma, a ben vedere, questa Reyer Venezia che poteva essere piallata senza pietà, ha invece tenuto testa ai Campioni d’Italia in carica andando ad incidere a rimbalzo e tutto sommato tenendosi a galla con dignità, sempre facendo la tara con il precampionato poco esaltante e condizionato da vari acciacchi dei suoi uomini migliori. Ma la scelta di attaccare il ferro milanese, specie nel primo tempo, era azzeccata. Poi bisognerebbe segnare i liberi…
Dall’altro lato del campo Ettore Messina ha avuto delle piacevoli conferme in chiave offensiva, al netto delle triple di squadra sbalgiate di troppo e specialmente dal macedone Nenad Dimitrijevic perchè citare magari un certo Mirotic o Josh Nebo non farebbe nemmeno notizia.
Semmai dovrebbe iniziare a riflettere su come la Reyer abbia dominato sotto il ferro biancorosso ed oltre, al netto della solita, buona difesa di base (per la Reyer 14 perse), ma consentendo forse anche troppo agli avversari: ammenocchè non si tratti di basket estivo, scommettiamo che sarà il tormentone di tutta questa stagione agonistica?
Sala Stampa
Neven Spahija
“Innanzitutto complimenti a Milano per la vittoria che è stata meritata in quanto hanno giocato meglio di noi, soprattutto nel primo tempo. Noi abbiamo fatto una partita buona, ma è molto difficile competere con una squadra forte come Milano tirando 0/12 da tre, come abbiamo fatto nel primo tempo, con il 34% complessivo dal campo e pessime percentuali anche ai liberi. L’Olimpia gioca una difesa fisica e dura, ma noi abbiamo sbagliato tanti tiri aperti ed è una cosa su cui dobbiamo lavorare.
Abbiamo bisogno di ancora un po’ di tempo per arrivare ad essere la squadra che vogliamo, questa partita è arrivata un po’ presto per noi, ma abbiamo grande fiducia nel nostro lavoro che continueremo a fare. Mi è piaciuta la reazione nel secondo tempo, per noi è fondamentale continuare sempre a difendere forte e fare bene a rimbalzo, non dobbiamo mai mollare. Abbiamo pagato tanto l’inizio negativo trovando tardi il quintetto giusto, nel finale abbiamo fatto pochi errori, loro hanno segnato anche grandi tiri. Andiamo avanti, ripeto: la Reyer può fare molto di più di ciò che abbiamo fatto stasera. Un grazie ai nostri tifosi che erano qui con noi”.
Ettore Messina
“Abbiamo giocato una partita concreta, nonostante qualche giocatore fosse nervoso, forse perché si trattava della sua prima partita vera a Milano, nonostante diversi problemi di falli. Per tre quarti abbiamo giocato veramente bene, poi abbiamo commesso l’errore inconscio di pensare fosse finita troppo presto. Questo è un aspetto sul quale dobbiamo migliorare.
Ma è bello aver centrato un’altra finale: adesso speriamo di giocarla bene. Avendo scelto di partire con Pippo Ricci da ala piccola per avere maggiore fisicità, abbiamo pensato fosse meglio avere Dimitrijevic in campo a dare maggiore ritmo.
Quando andremo con tre piccoli allora potrebbe partire Bolmaro. Abbiamo ambedue le opzioni disponibili, perché sono due ragazzi disponibili. Dinitrijevic oggi ha giocato bene, è un giocatore di qualità, lo sapevamo, che viene da stagioni importanti a Kazan”.
EA7 Emporio Armani Milano – Umana Reyer Venezia 73-62
Parziali: 20-12; 19-12; 20-16; 14-22.
Progressione: 20-12; 39-24; 59-40; 73-62.
Le pagelle
EA7 Emporio Armani Milano
#1 Nenad Dimitrijevic 7,5: possiamo dire che produce un debutto da playmaker designato pur non essendolo al 100% (1 assist a referto in 24′ di gioco), che fa ben sperare? Certo, vediamolo tra qualche gara in Euroleague magari ma oggi piace perchè dimostra lucidità in attacco ed in difesa si mette al servizio della squadra, specie nel primo periodo contro gente navigatissima come Ennis o Munford. Quando poi nel quarto periodo la Reyer Venezia spinge fino al -9, è proprio lui che che con 5 punti di seguito spegne le velleità avversarie. Battesimo quindi ok, vediamolo all’opera su altri palcoscenici, nel frattempo oggi strappa un semi-MVP.
#3 Giordano Bortolani 4: primo ed unico passaggio sul campo impalpabile, 3′ in tutto ed un misero 0/1 da tre. Domanda: ci si crede in lui oppure è lì a fare flanella?
#7 Stefano Tonut 5: il n.ro 7 di maglia produce un primo periodo da 7′ di gioco in campo collezionando 0 punti all’attivo. Alla fine produce 4 punti alla sua ex squadra ma sembra lontanuccio da una condizione che lo possa far vedere sfrecciante e deciso come lo abbiamo lasciato in maglia Olimpia ed anche Italbasket.
#10 Leandro Bolmaro 6: inizia proprio come Bortolani, 3′ di gioco al primo passaggio in campo con l’aggravante di due falli fischiati vs di lui ma almeno un rimbalzo difensivo, insomma non un disastro ma nemmeno d’applausi. Nel secondo tempo blocca molto spesso il ritmo offensivo facendo morire l’azione tenendosi il cuoio poi, totambot, va prima al ferro e dopo segna una tripla (6/19 per Milano in tutta la gara, fatevi due conti sebbene lui faccia 1/4…), nel quarto periodo e quindi arginando la riscossa lagunare. Insomma, la sufficienza la strappa (anche 2 assist), ma niente di più.
#16 Zach LeDay 7-: avevamo lasciato un Zaccaria cazzutissimo sotto i tabelloni ed abbastanza solido con il suo tiro da fuori, lo ritroviamo più o meno come prima, forse più arrembante al ferro del solito palla in mano ma subisce anche lui troppo le scorribande orogranata vicino al suo ferro malgrado i suoi 5 rimbalzi finali. Da lui non si pretende sempre la doppia doppia tra punti (oggi 10), e rimbalzi ma almeno qualche buon tagliafuori in più sì. Oggi segnate anche 2 assist.
#17 Giampaolo Ricci 6,5: inaugura la sua stagione con la prima tripla dell’anno milanese e da startin’ five ma non brilla in difesa, solitamente il suo terreno di caccia. Comunque i suoi 7 punti fanno pendant con i 4 rimbalzi ed i 2 assist che, tutto sommato, sono più che ottimi visto il periodo dell’anno.
#21 Diego Flaccadori 6,5: primo passaggio sul campo niente male, piazza una bella tripla in transizione che quest’anno dovrebbe essere il marchio di fabbrica dell’Olimpia Milano campione d’Italia che dovrebbe correre, correre, correre…Intanto Il Flacca mette a referto 2 assist, recuperando 3 possessi e anche se non segna molto (5), piace per l’applicazione difensiva.
#25 Ousmane Diop 4,5: malino in attacco e malino in difesa nel suo primo assaggio del parquet bolognese. Nel secondo tempo non va poi così meglio perchè poi, in 10′ di gioco, non prende nemmeno un rimbalzo e segna 3 punti. Emozionato?
#30 Guglielmo Caruso 5-: come tutti i suoi compagni di reparto soffre a rimbalzo nei primi ed unici 3′ di gioco del suo match, anche se comunque rifila due stoppate che gli evita un voto più basso. Questo dovrebbe anzi, deve essere il suo anno e deve crescere quantomeno per collaudarsi come centro credibile in Italbasket ma, ripeto, deve dare di più…
#31 Shavon Shields 6: è sempre lui, il catalizzatore dell’attacco ma oggi, come anche visto spesso nella scorsa stagione, frena un pò il ritmo offensivo tenendosi la palla troppo cercando di far da sè. Ok, serve 4 assist ma segna solo 4 punti che, per uno come lui, è veramente molto poco…Comunque, siamo in estate eh…E mette insieme pur sempre 26′ di gioco.
#32 Josh Nebo 7: altro debutto molto sostanzioso per l’ex Maccabi quantomeno palla in mano, i primi suoi canestri sono dei delicatissimi floater nel canestro altrui e non roboanti schiacciate. Ma Kabengele fa pentole e coperchi sotto i ferri e questo sminuisce, e non poco, la sua prova da 8 rimbalzi ed 8 punti…
#33 Nikola Mirotic 8: era arrivato in Italia con la fama di “poco decisivo nelle gare che contano”. Poi, dallo scorso 14 giugno qualcuno ha dovuto rivedere questo giudizio perchè Nikola adesso segna (e si sapeva), ma soprattutto da la sensazione di avere un futuro da leader di questa Olimpia Milano…E chi l’avrebbe detto? MVP del match con 13 punti, 4 rimbalzi e 2 assist.
Umana Reyer Venezia
#4 Alessandro Lever 5-: per lui 11′ di gioco da zero punti nel quale si sbatte come un ossesso (come sempre, ad onor del vero), ma deve pagare dazio quando si becca un Mirotic d’annata in post basso perchè non si prende grandi responsabilità in questa serata disgraziata al tiro per i suoi compagni. Raccoglie comunque 4 rimbalzi, niente male…
#5 Xavier Munford 5: diciamolo…Se questo è lo Xavier Munford che tutti volevano vedere in Italia…Beh…Questa sera la delusione è tangibile! Ok, si è dedicato molto, come del resto Tyler Ennis, a far girare la squadra e, tutto sommato, la Reyer ha costruito anche buoni tiri ma si pensava fosse più deciso al tiro. Invece appena 4 punti in 23′ di gioco ed un solo assist…Attendiamone la crescita ma oggi non ha convinto.
#7 Davide Casarin 6,5: El Puteo non è certo un mostro di stile cestistico ma, quando la sua squadra suona la carica nel quarto periodo, lui è uno dei primi fautori con attacchi al ferro (più o meno avventurosi), ed addirittura con Moretti e Wheatle chiude con il 50% al tiro da tre e con 10 punti in carniere, 2 assist e 2 rimbalzi.
#9 Davide Moretti 5,5: non proprio la gara che sognava per esordire ufficialmente in maglia Reyer quella del Moro oggi, collezionando una tripla nel fatidico quarto periodo ed un solo rimbalzo che gli merita mezzo voto in più ma la prova resta insufficiente nel complesso.
#11 Tyler Ennis 7: fa esattamente quello che gli chiede di fare coach Spahija, cioè far giocare i compagni, dettare i tempi dell’attacco e senza sprecare palloni e tempo, facendo muovere la palla come si deve. E tutto sommato fa molto bene ma, avendo già detto delle cifre pessime della sua squadra, inutile ripetersi. Però, quando poi si mette in proprio, il suo lo fa con 7 punti e 4 rimbalzi servendo però un solo assist (che conferma la pessima prestazione al tiro della Reyer). Un altro Ennis rispetto a quello visto a Napoli ma se poi decidesse di andare a canestro con frequenza come l’anno scorso??
#14 Giga Janelidze n.e.
#21 Mfiondu Kabengele 6+: esplosivo nel primo periodo nel pitturato milanese in certe fasi crea lo scompiglio ma la sua mano ghiacciata dai liberi (5/10 finale), non consente alla Reyer di tenersi vicina nel punteggio con l’Olimpia Milano che vola alto scappando inesorabilmente. La sua presenza è stata comunque mal digerita dagli avversari ma se Venezia vuol fare una buona stagione, lo si metta in palestra a tirare liberi fino a tarda notte…Chiude con 9 punti e 4 rimbalzi, nonostante tutto.
#22 Jordan Parks 6-: avrebbe meritato un voto alto perchè con quel fisico non dovrebbe, vs Milano, portare a casa 7 rimbalzi, eppure lui lo fa in 18′ di gioco. Ma segna troppo poco, appena 4 punti, collaborando alla sconfitta perchè da lui ci si attende molto quest’anno, sperando che la sua schiena regga di meglio e di più in stagione.
#24 Carl Wheatle 7: indovinate chi ha catturato più rimbalzi di tutti in maglia Reyer oggi? Si, proprio l’uomo da Biella e da Pistoia che bagna nei numeri molto bene il debutto con la nuova maglia con 8 rimbalzi. Sta crescendo molto e già dallo scorso le fortune di Pistoia erano legate alle sue prestazioni, grazie alla sua solidità. Se poi mettesse a posto il tiro da fuori…Anche se oggi mette dentro una gran bella tripla…
#25 Aamir Simms 5,5: cerca di mettersi in gioco con le sue triple ed agendo molto bene nel pitturato ma l’aria che tira non è salubre, chiude con 8 punti in 27′ di gioco, più minuti di tutti in orogranata ma con 1/6 da tre perdendo 3 possessi e prendendo 4 rimbalzi…Deve dare di più se si vuole fare il salto di qualità.
#00 Amedeo Tessitori 7,5: in silenzio, quasi senza farlo troppo vedere, finisce con 12 punti, 6 rimbalzi e 2 assist come sempre uscendo dalla panca, numeri che alla fine gli consegnano il titolo di miglior giocatore della Reyer Venezia. Non è più un ragazzo ma la sua efficacia, perlomeno in Italia, è evidente.
Fabrizio Noto/FRED
@fabernoto
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