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Сентябрь
2024

Addio a Valter Salvadori, alpinista su roccia e ghiaccio

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«Sei in cammino verso la vetta più bella» hanno scritto i familiari sull’epigrafe. L’alpinista Valter Salvadori è morto, nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale San Martino. Il 59enne bellunese era stato ricoverato, dopo un arresto cardiaco, mentre era alla guida della sua macchina.

I sanitari erano riusciti a rianimarlo, ma le sue condizioni erano gravissime e purtroppo venerdì non ce l’ha fatta.

Grande esperto di arrampicata sulle rocce e sul ghiaccio e di scialpinismo, viveva nella valle di San Mamante, appena sotto il Nevegal e proprio sul colle cittadino aveva aperto, insieme a Santiago Pedros, “Asso di Picche”, una cascata di ghiaccio tanto suggestiva quanto impegnativa.

«Una via molto speciale, bella, difficile, perfetta in tutti i suoi sensi, magia pura, natura unica» l’aveva descritta sul blog planetmountain.com, «forme incredibili di fiori, cavolfiori, carciofi, candelabri. Mi chiedo come si può salire senza rovinarla, senza rompere niente, sembra l’isola di Murano dove se ti giri con lo zaino devasti un negozio di vetro soffiato. Messo da parte lo stupore si inizia con l’affrontare questa delicata meraviglia. Sull’ultimo tiro facile mi svuota la testa e penso a tutti gli anni trascorsi in questi luoghi selvaggi, alle poche persone che abitano questa valle, tanto amata dallo scrittore Dino Buzzati, con il gruppo dolomitico della Schiara che domina Belluno, a questa cascata proprio alle sue porte, mi faccio prendere dall’emozione per questo regalo che solo un amico come Santi te lo può porgere nel piatto. Il nome Asso di Picche mi è venuto spontaneo, l’Asso in questione è lui, le Picche sono i suoi artigli».

Chi lo conosceva bene racconta che aveva cominciato abbastanza tardi a dedicarsi alla montagna, ma era stato amore a prima vista. La notizia della sua scomparsa si è diffusa ieri mattina e ha fatto rapidamente il giro di tutti gli alpinisti. Molti quelli che hanno lasciato un messaggio di commiato, con le condoglianze alla famiglia, sul suo profilo Facebook.

Qualcuno ha citato i Nomadi di Canzone per un’amica: «Voglio però ricordarti com’eri. Pensare che ancora vivi. Voglio pensare che ancora mi ascolti. Che come allora sorridi».

I funerali sono già stati fissati per lunedì 23 settembre, alle 11, nella chiesa arcipretale di Castion, da dove si proseguirà per il cimitero. Salvadori lascia le figlie Illari, Anna e Rachele con la loro mamma Angela, la madre Tina, tutti gli amati nipoti, i cognati, le cognate, Selene, i tanti amici fraterni, i parenti e le fidate Zanna Bianca e Raia.

Le figlie ringraziano il personale del Pronto soccorso e del reparto di Terapia intensiva del San Martino, che hanno assistito il papà e a tutti coloro che, silenziosamente e non, hanno regalato il loro affetto per rendere questo passaggio più sereno possibile».

Domenica sarà possibile salutare Salvadori, nella casa funeraria Brancher di Sedico, dalle 9 a mezzogiorno e lunedì dalle 8.30 alle 10.