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Сентябрь
2024

Studenti nelle Tettoie da ottobre, Altobello apre agli universitari

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Dal primo ottobre sono in assegnazione per gli studenti universitari le Tettoie di Altobello. Lo annuncia il presidente dell’Esu di Venezia Piergiovanni Sorato. Una novità decisamente attesa per riqualificare il quartiere di Mestre, tra piazza XXVII Ottobre e via Torino, sede del campus universitario di Ca’ Foscari. E per dare risposte al bisogno di residenza degli studenti universitari che vivono, e animano, anche la terraferma veneziana.

Le Tettoie di via Fornace sono casette su due piani, chiuse da anni, che l’Ater non è mai riuscito a vendere per i prezzi troppo alti. E ora vengono finalmente utilizzate, riqualificando l’area, grazie all’accordo siglato un anno fa con Esu, e grazie a una modifica della destinazione d’uso, avallata dal Comune: da edilizia convenzionata per la vendita a quella per l’affitto.

Alloggi per studenti

In questo caso rivolta agli studenti. Dodici appartamenti per 38 studenti universitari che hanno partecipato ai recenti bandi Esu per il diritto all’alloggio. I prezzi Esu per gli studenti con i requisiti sono già stati resi noti: 146 euro per la stanza doppia e 255 per la singola (idonei beneficiari della borsa di studio); 306 per la singola e 415 per la doppia (idonei ma non beneficiari). «Comprensivo dei servizi e delle utenze», aveva spiegato un anno fa il presidente di Esu, Sorato, presentando l’intesa con Comune e Ater.

Ora arriva la bella notizia, ovvero è questione di giorni per l’arrivo degli universitari, attesi da tutto il quartiere di Altobello, che sui giovani scommette per riqualificarsi. Finora l’unica presenza stabile nelle Tettoie è stata la sede, animata da incontri e iniziative, della “Velostazione”, l’associazione di ciclisti che raggruppa anche docenti universitari appassionati di due ruote. Un gruppo giovane e motivato che da anni organizza anche il Festival Pavè.

Ma la loro presenza non è stata sufficiente. Serve vera vita per riqualificare il complesso di case che inizialmente erano state concepite come connubio tra appartamenti e botteghe artigiane.

Ora con l’arrivo degli universitari la speranza è di veder decollare anche altre attività animando il quartiere.

«Dal primo ottobre vedremo gli studenti girare per il quartiere», assicura Sorato.

Ed entro fine mese si saprà anche quando scatterà il nuovo bando per la Nave 1 di via Squero, l’edificio popolare di 101 alloggi che Ater mette sul mercato, per progetti di riqualificazione o di demolizione e ricostruzione. Ancora in corso intanto l’operazione di trasferimento delle 35 famiglie di inquilini regolari rimasti a vivere nel complesso, troppo malandato per essere recuperato. La prima manifestazione di interesse, mesi fa, non era andata in porto causa alcuni problemi tecnici rilevati nell’offerta dei privati che si erano proposti. Tutto da rifare, quindi.

Italgas, prosegue la bonifica

Altra conferma, anche questa attesa, arriva invece da Italgas, dalla sede di Torino. La grande bonifica prosegue, rispettando le tempistiche, per la realizzazione del grande diaframma sotterraneo, e la bonifica delle vasche sotterranea della vecchia Carbonifera, dove qui si producevano traversine ferroviare.

Da Italgas confermano che i cantieri procedono come da cronoprogramma con l’obiettivo di ultimare i cantieri entro il 10 agosto 2025. Italgas, proprietaria dell’area, ha investito oltre 10 milioni di euro per risanare 140 mila metri quadri (come una trentina di campi da calcio) tra viale Ancona, la riva del Canal Salso, via dello Squero al limite del quartiere di Altobello e via Torino. Una zona strategica per Mestre, tra il quartiere di Altobello e via Torino. Qui il gruppo di cittadini del quartiere ha già proposto di realizzare anche una area a verde, a parco sportivo, da collegare con il vicino campus universitario e più avanti con Forte Marghera. Ma non si hanno informazioni, al momento, sullo stato del confronto tra Comune e Italgas sul futuro di questa grande area restituita alla città. —

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