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Сентябрь
2024

Malore fatale mentre attende il turno alla visita cardiologica

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Dramma giovedì mattina, 19 settembre, all’ingresso dell’ospedale. Un uomo di Caorle, Giorgio Milesi, 71 anni, è morto a causa di un improvviso malore avvenuto proprio mentre era in attesa della chiamata in reparto per una visita cardiologica di controllo.

La salma attualmente si trova nella cella mortuaria di via Friuli, a ridosso dell’ospedale portogruarese, in attesa del nulla osta da parte dell’autorità giudiziaria.

Il fatto ha sconvolto tutti gli infermieri e medici del pronto soccorso e anche le persone che stavano attendendo il proprio turno per una visita o per un’emergenza.

Milesi era arrivato praticamente puntuale all’appuntamento con il cardiologo. Ancora pochi metri da percorrere e avrebbe raggiunto il reparto per essere sottoposto alle analisi, già programmate. Milesi si era incamminato sulla rampa di ingresso al Pronto soccorso, che non è l’ingresso principale dell’Ospedale San Tommaso dei Battuti, ma che rappresenta un ingresso ugualmente attraversato dagli utenti dell’ospedale. A un certo punto si è consumato il dramma, improvviso.

Proprio a ridosso di una panchina d’attesa Milesi è stramazzato al suolo, cadendo rovinosamente a terra. L’intervento dei soccorsi è stato molto tempestivo. Alcuni utenti avevano assistito alla scena, e sono entrati di corsa nel reparto di Pronto soccorso, implorando aiuto.

Nell’immediato sono corsi fuori un medico e alcuni infermieri. Sparpagliate per terra c’erano alcune carte, quelle che il 71enne di Caorle aveva portato con sé e che riteneva indispensabili per la visita a cui avrebbe dovuto sottoporsi. Ed è parso chiaro a tutti i soccorritori, nel volgere di pochi secondi, che l’uomo avesse dei problemi cardiaci. Quelle carte lo testimoniavano.

I sanitari hanno praticato a lungo le manovre di rianimazione cardiopolmonare, ma Milesi purtroppo non si è più ripreso dall’arresto cardiaco che lo ha colpito. Tra lo sconcerto di medico e infermieri e di tante altre persone, che hanno assistito, formando un capannello di curiosi, in silenzio, ai vani tentativi di salvataggio il 71enne è stato dichiarato deceduto.

A quel punto un pietoso lenzuolo ha coperto la salma dell’uomo che è stata poi ricomposta dalla ditta Pertile che, infine, l’ha trasportata alla vicina cella mortuaria. Nell’attesa del pronunciamento finale della Procura di Pordenone la salma non è ancora stata riconsegnata ai parenti, sebbene il referto parli apertamente di morte naturale.