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2024

Compleanno del Venjulia: vent’anni di passione per salvare il rugby a Trieste e lanciare i giovani

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Qualcuno ha i capelli grigi, altri qualche chilo in più. Ma l’entusiasmo è quello di sempre: per loro l’importante è poter vivere ancora una volta la grande comune passione per il rugby. Sono passati 20 anni da quando, risorgendo da un periodo buio per questa disciplina, a Trieste rinacque il rugby.

E quattro degli artefici di quell’impresa, che nel tempo ha portato a una realtà, oggi chiamata Venjulia, forte di circa 250 atleti e la cui prima squadra milita in serie C, si sono ritrovati per ripercorrere assieme le tappe di questo lungo cammino, che sarà celebrato domenica 22 settembre, sul campo “Ervatti” di Prosecco, con una grande festa della palla ovale.

Si tratta di Andrea Boltar, cofondatore del Rugby Trieste 2004, questo il nome del sodalizio che nacque 20 anni fa, oggi presidente del Rugby educativo propaganda (Rep), che si dedica solo a formazioni giovanili, e primo presidente del Venjulia, carica ricoperta fino al 2017, Maurizio Boz, attuale presidente del Venjulia, Alessandro Carbone, cofondatore e primo presidente del Rugby Trieste 2004, ed Emanuele Stefanelli, presidente del Comitato regionale della Federazione rugby, che rappresenta inoltre in seno al Benetton Rugby, e anch’egli uno dei fondatori del Venjulia.

«Nel ‘95 - spiega Boltar - disputammo l’ultima stagione con il Rugby club Trieste in serie C. Vincemmo il campionato ma dovemmo rinunciare per motivi economici e organizzativi alla B. Ero solo - precisa - e dovemmo abbandonare tutto». Numerosi componenti di quella formazione, pur di continuare a giocare, si accasarono a Udine, vincendo il campionato di C e poi quello di B. Fra gli altri, dell’avventura in Friuli furono protagonisti Luciano Cirinnà e Michele Teghini, poi approdati alla massima divisione nazionale, oltre a Daniele Riva, poi cofondatore e primo allenatore del Venjulia, Bruno Iurkic, Luciano Pocusta e Andrea Tosi. Trieste invece visse in quegli anni il peggior periodo per il rugby locale.

«Nel 2004 - ricorda Carbone - mi chiamarono Nicola Covone, grande appassionato e professore di educazione fisica, e Giuliano Zannier, ex giocatore e allenatore, e mi proposero di rifondare una squadra in città. Chiamammo anche un ex giocatore, Andrea Miccoli - prosegue Carbone - già capitano delle giovanili a Trieste. Nacque così il Rugby Trieste 2004, con l’idea di dedicarci solo alle squadre giovanili. Ero io il presidente». Fu un successo, nonostante le difficoltà.

«A Trieste - ancora Carbone - non c’era un impianto disponibile e per partecipare ai tornei federali under 13 e under 15 dovevamo andare a giocare in casa a Treviso». Nel frattempo il vivaio cresceva: fra gli altri nella Under 15 militò Alex Morsellino, poi campione d’Italia con il Petrarca Padova, e negli under 9 Giacomo Nicotera, oggi nazionale azzurro e titolare in Francia con lo Stade Francais.

E nel 2008 ecco nascere la Venjulia, perché c’era un gruppo di giocatori che volevano disputare un campionato seniores. Obiettivo dichiarato: dimostrare che c’era una valida realtà locale nel rugby, con la conseguente necessità di trovare un impianto adeguato. E così, nel 2010/11, in un momento di difficoltà del Rugby Trieste 2004, quest’ultimo sodalizio fu assorbito per incorporazione dal Venjulia, per svolgere un’attività che comprendesse sia le giovanili sia una prima squadra.

Il momento migliore, sul piano sportivo, fu la vittoria nella semifinale dello spareggio per la promozione in B con il Conegliano all’ultimo minuto. «Il loro presidente - rammenta Boltar - ci regalò le bottiglie che aveva in macchina già pronte per festeggiare la loro promozione».

La promozione sfumò poi nella finale con Torino, ma fu raggiunta nel 2018. A livello organizzativo, va ricordato che nel 2012 fu allestito, a Prosecco, “Egor”, l’European golden oldies rugby, per veterani, proprio sottolineare ancora una volta l’esigenza di disporre di un campo per il rugby. E grazie a quello sforzo oggi il Venjulia può allenarsi e giocare in casa all’Ervatti, in attesa di disporre della relativa concessione.