EFC | Oggi la ripresa. Da Cagliari la conferma che questa squadra è forte!
Riprenderà già oggi la preparazione degli azzurri, seppur con una seduta di scarico. Ci sarebbero potuti essere anche un paio di giorni di stop, visto che in campionato si rigiocherà domenica sera, ma martedì per l’Empoli c’è la Coppa Italia a Torino. Un impegno interessante, che potrebbe regalare ulteriori soddisfazioni assieme a quelle derivanti dal campionato. Una gara, quella con il Toro, che metterà di fronte due squadra che stanno davvero bene e che, vale anche per i granata, stanno sorprendendo non poco. In Coppa ci sarà poi la possibilità di dar spazio a qualcuno che, in questo momento, gioca di meno. Non dovrebbero esserci novità dall’infermeria, il focus è su Fazzini e Maleh in questo momento, ma per entrambi l’obiettivo è il derby con la Fiorentina. Si, perchè tornando a parlare di campionato, adesso all’orizzonte c’è la Partita con la “P” maiuscola. Ed a questa, beh, la squadra di D’Aversa ci arriva come meglio non poteva. E’ un sogno ad occhi aperti quello che tutto il popolo azzurro sta vivendo. Si rischia di ripetere gli stessi concetti e diventare anche un po’ patetici, ma qui nessuno si sarebbe mai aspettato una partenza del genere, una resa del genere, sia per punti fatti, sia per gioco espresso. La gara di Cagliari era un bel banco di prova. Le prime quattro gare sono state giocate alla grande dai nostri, ma a voler fare gli avvocati del Diavolo, seppur con un calendario di quelli da far paura, alle avversarie qualche alibi poteva esser dato. Qualcuno ha detto che, in maniera paradossale, affrontare quelle squadre subito si è quasi rivelato un vantaggio. Noi sappiamo che quello fatto dalla squadra, quello guadagnato dalla squadra, era figlio del lavoro svolto e della bontà messa in campo. Però, facendoci andar bene anche certi concetti, e volendosi sempre calare nel ruolo del pompiere, la sfida di Cagliari portava con se tutti i cliché di una gara difficile sotto tutti i punti di vista. A volersela immaginare, a scrivere antecedentemente il copione, avremmo raccontato di un Cagliari arrembante, di un pubblico che quasi non ti faceva respirare, di un Nicola che ci avrebbe chiuso tutte le vie d’accesso, di una difesa costretta a fare i lavori straordinari per non capitolare. Ed invece, arriva una vittoria rotonda per 2-0, arriva un gioco quasi manualistico, una difesa che non va quasi mai in sofferenza, una trama in possesso che non lascia niente al caso, e gli attaccanti (si diceva che era li da porre un miglioramento) che vanno in gol. Ed al buon Nicola, che legittimamente ha fatto le sue scelte alla fine della scorsa stagione, abbiamo lasciato un bel regalo ed un bel ricordo, condito dai fischi assordanti di quella tifoseria che, in quell’immaginario descritto, avrebbe osannato i suoi. Prova di grande maturità e di grande spessore per questo Empoli che non si è mai lasciato intimidire, e che ha sempre ragionato con grande lucidità. Qualcosina in novanta minuti lo devi concedere, ma se dietro sei questo, portiere compreso, sarà davvero difficile per tutti andare a gonfiare la nostra rete. D’Aversa, grazie ovviamente al lavoro estivo di Roberto Gemmi, sta costruendo un giocattolo davvero interessante, la cosa bella è che c’è la netta sensazione di come i margini di miglioramento siano ancora ampi. Pensiamo per esempio ad Anjorin, messo dentro dal primo minuto per la defezione di Maleh; a guardare gli 80 minuti complessivi, tra Juve e Cagliari, resta difficile non pensare che qui si sia di fronte ad un vero talento. Non da meno l’aver rinunciato per due gare all’uomo che tutti stavamo decantando come imprescindibile, ovvero Fazzini. E questo non per togliere niente ad Jacopo, ma per sottolineare ancora che siamo di fronte ad un gruppo, ad oggi, straordinario. Vogliamo parlare poi di giocatori rigenerati? Alzi la mano chi avrebbe pensato di vedere questo Pezzella. Ma in parte anche per Gyasi si può dire lo stesso. E di Henderson, ne vogliamo parlare? E manca ancora Zurkowski, De Sciglio deve entrare ancora nei giri, Pellegri ha una voglia matta… Fermiamoci qui, e ritorniamo con i piedi per terra. Una cosa però va evidenziata, poi magari ci torneremo con un pezzo ad hoc: mai Empoli imbattuto nelle prime cinque gare di serie A, mai Empoli a nove punti dopo le prime cinque di serie A. Tornando sul campo va evidenziata una prova maiuscola da parte di tutti. Esposito si prende il premio di “uomo match”, per noi andrebbe condiviso almeno con Anjorin ed Ismajli, con l’albanese che vince il confronto con l’ex compagno, Luperto. Con grande maestria, ancora una volta D’Aversa dovrà essere bravo a resettare la testa di tutti, e far porre l’attenzione su quello che arriverà, gara dopo gara, partendo dal Torino. E’ davvero difficile oggi poter chiedere qualcosa in più, ma siccome siamo dentro ad un sogno dal quale non vorremmo svegliarci, una cosa in più da chiedere c’è: VINCERE IL DERBY!
D’Aversa, rientrato in panchina dopo le quattro giornate di squalifica, perde nel riscaldamento Maleh per un risentimeno muscolare, inserendo così sulla trequarti l’inglese Anjorin. Per il resto formazione uguale a quella che ha fermato la Juventus, con Colombo ed Esposito davanti ed un modulo che è un 3-5-2. Ci si aspetta subito l’arrembaggio sardo ma primo tiro è proprio dell’Empoli, al 5′ Pezzella ci prova al volo, palla che termina sull’esterno della rete. Il Cagliari si fa vedere in avanti al 17′, su calcio d’angolo Vasquez esce a vuoto, per sua fortuna e dell’Empoli ci pensa Esposito a salvare sulla linea il colpo di testa di Luvumbo. La partita non regala grandi emozioni, a causa della poca pulizia tecnica e del gioco molto spezzettato. A sbloccare la gara all’improvviso è l’Empoli, grazie ad Anjorin che al 31′ serve perfettamente il taglio di Colombo, che a tu per tu con Scuffet non sbaglia, insaccando in rete col mancino. Secondo gol stagionale per l’ex Monza. La formazione sarda reagisce al 37′ Luvumbo sfugge a Viti, ma è bravissimo questa volta Vasquez a uscire e togliere la palla dai piedi dell’attaccante avversario. All’inizio della ripresa Nicola sostituisce Makoumbu per Pavoletti, mentre D’Aversa torna in campo con gli stessi undici. Bastano tre minuti agli azzurri per realizzare il raddoppio. Pezzella vince ancora una volta il duello con Zortea e dalla sinistra crossa il pallone sul secondo palo per Esposito, che calcia col destro trovando al respinta di Scuffet, la palla torna all’ex Inter, che manda al bar con una finta Luperto e col destro scarica la sfera in porta per il 2-0. Sotto di due gol, il Cagliari si getta in avanti in maniera frenetica mentre D’Aversa tenta di coprirsi per difendere il risultato. Al 71′ i rossoblu si mangiano il gol del 2-1 con Gaetano che che si coordina in semi-rovesciata, la sua conclusione finisce fuori di pochissimo. Al 75′ Cacace sigla il gol del 3-0, ma l’arbitro annulla tutto per una posizione di fuorigioco di Esposito, autore del cross. Con il Cagliari tutto in avanti l’Empoli attacca soprattutto in contropiede. All’82’ Esposito sfiora la doppietta con un bellissimo tiro da fuori che sfiora la traversa. Nei minuti di recupero il Cagliari sfiora il gol, ma a mettere il lucchetto alla porta è Vasquez, che compie un intervento miracoloso sul tapin vincente di Gaetano. Il muro azzurro tiene fino al triplice fischio, che sancisce il 2-0 definitivo per l’Empoli. Azzurri in paradiso, contro ogni pronositico, Nicola nella seva dei fischi, contro ogni pronostico.
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