Triestina Calcio umiliata al Rocco: l’Atalanta U23 vince 5-1
TRIESTE. La baby Atalanta è una squadra, la Triestina no. La lezione con cinque reti sul groppone (e un rigore parato da Roos) è pesantissima.
Senza scuse, senza alibi ha vinto la squadra nettamente più forte contro una Triestina ancora distratta ma stavolta dominata sul piano del gioco e nella qualità dei singoli. Al Rocco tutti i difetti della squadra di Santoni sono stati messi a nudo senza se e senza ma. La Triestina esce umiliata e giustamente contestata dal pubblico. Non c’è più da pensare al vertice ma a come salvare la faccia.
LA TATTICA
Due assenti inaspettati di giornata sono Germano e Olivieri (nemmeno in panchina) anche se le sorprese non positive sono ormai all’ordine del giorno. Lo schieramento è lo stesso che ha cominciato una settimana fa con il Caldiero. L’unica novità obbligata è l’utilizzo a destra di Pavlev. Centrocampo incardinato su Braima, Correia e Voca mentre la trazione anteriore è affidata a D’Urso (a sinistra), El Azrak con Vertainen centrale.
SOLITO INIZIO
Il vizietto letale arriva puntuale come a Legnago e con il Caldiero. L’Atalanta infatti passa dopo soli 3’. Ancora una volta la Triestina è molle. Correia si fa rubare palla da Panada che serve Vlahovic il cui destro a giro si infila nell’angolino. La Triestina è in balia del gioco fluido espresso in orizzontale dai bergamaschi e al 10’ Roos evita il raddoppio con un intervento di piede sulla riga dopo conclusione di Navarro.Il primo segnale alabardato arriva con una bordata da fuori di Voca (alta) al 18’.
ATALANTA DOMINANTE
I baby bergamaschi hanno un giro palla veloce che gli uomini di Santoni faticano a contrastare il uomo suo uomo a tutto campo. Il risultato è che i nerazzurri dominano e la Triestina non riesce a imbastire un’azione degna di nota. E il pubblico comincia a contestare a voce alta. E arriva anche il contropiede perfetto al 27’ con Panada smarcatissimo e mettere la palla del 2-0 nell’angolino.
LA REAZIONE
L’Unione si scuote al 32’ grazie finalmente a un’azione corale e alla caparbietà a centrocampo di Braima: la conclusione di El Azrak da destra è respinta da portiere ma il destro di D’Urso finisce in rete. Passano 2’ e Vlahovic grazia di testa Roos da ottima posizione. L’Unione esce comunque dal torpore e crea qualche ansia a Dajcar. Comunque un finale più costruttivo da parte di D’Urso e compagni.
SEGNI DI RIPRESA
Si riparte con Attys al posto di El Azrak Ma arriva subito il rigore con De Nipoti che a destra fa fuori Braima che lo stende: calcia De Nipoti e Roos para. E lo stesso portiere compie una deviazione decisiva 1’ più tardi sempre su De Nipoti.
GARA APERTA E TRIS
Il match comunque è aperto e su incursione di Attys il pronto tacco di Vertainen viene intercettato da un difensore bergamasco in extremis (12’). E l’Atalanta trova subito il 3-1 con Vlahovic che appoggia in rete indisturbato un assist di Vavassori appena entrato. Santoni inserisce Krollis per D’Urso e Vicario per Correia al 20’. Vertainen va addirittura a giocare da esterno destro. Cambiano gli interpreti ma non l’andazzo in campo anche se l’Unione tenta qualcosa in più in fase offensiva con l’Atalanta che gestisce ma dà sempre l’impressione di poter colpire. Ma i bergamaschi affondano come una lama nel burro una Triestina sconcertante e fanno il poker con Vavassori e la manita ancora con Vlahovic.
La partita si trascina sino al triplice fischio e alla valanga di fischi del Rocco. La situazione negativa comincia a farsi seria. Anzi, preoccupante.