Olimpiadi Scacchi 2024: Italia, doppia vittoria con Paraguay e Filippine tra Open e donne
Si chiude anche il quinto turno delle Olimpiadi Scacchistiche 2024 in corso di svolgimento a Budapest. Dopo questa nuova giornata di competizioni alla scacchiera le due classifiche riducono ulteriormente il lotto delle squadre al comando. In campo Open, infatti, rimangono a punteggio pieno solo India, Cina, Vietnam (che ha infilato Uzbekistan e Polonia in due giorni di fila) e Ungheria, mentre al femminile sono India, Armenia e Mongolia a tenersi il primato.
Nell’Open prometteva fuoco e fiamme la partita di Ucraina-Ungheria tra Vasyl Ivanchuk e Richard Rapport, due cui il concetto di normalità alla scacchiera semplicemente non si applica. Dopo il colpo di mano con Wesley So ieri, però, l’ex numero 2 del mondo non è riuscito a capire granché della sana follia di Rapport, vincitore nel pieno del suo stile. Ed è quel punto intero che alla fine basta all’Ungheria per il 2,5-1,5. Tra i molti risultati, spicca in un certo senso la patta cui Magnus Carlsen è costretto (rischiando anche) dal turco Mustafa Yilmaz: la Norvegia pareggia 2-2, ma è chiaro che non si è mai realmente parlato del Paese scandinavo come di un candidato alla vittoria finale. E se gli USA, trascinati da un Fabiano Caruana in modalità superstar, proseguono nella caccia alla rimonta battendo l’Argentina, continua ad aprirsi l’altro fronte, quello della rimonta dell’italoamericano su Carlsen nel ranking mondiale. Al momento il live rating, tenuto dal popolare sito 2700chess.com, dice che Fabiano ha recuperato dieci punti su Magnus, e si trova a -24.2. Se ci sarà mai un sorpasso non lo si può sapere, certo è che lui è sempre stato il più vicino a metterlo a segno nella storia.
In campo femminile, invece, nonostante una gran vittoria di Bibisara Assaubayeva su Harika Dronavalli, il Kazakistan non riesce ad avere il supporto necessario dalle altre scacchiere per battere l’India, che così passa per 2,5-1,5. Il vero colpo però lo piazza l’Armenia, che batte proprio 2,5-1,5 la Cina e ringrazia assai Lilit Mkrtchian, capace di battere Zhu Jiner, la migliore del gruppo cinese qui presente. E l’altro colpo a sorpresa è quello della Mongolia, capace di battere il team USA. Non si parla della stessa corazzata che c’è in campo Open, ma è pur sempre la settima miglior squadra per rating ELO medio: a ragion veduta si può e deve parlare di pronostico ribaltato.
Il capitolo Italia vede arrivare due vittorie davvero importanti, col minimo margine di 2,5-1,5, ma sempre importanti perché significa che si è a 4/5 in fatto di successi. Cominciamo dall’Open, dove si rischia contro il Paraguay perché Lorenzo Lodici, dopo due giorni da spettacolo puro, stavolta cade, e male, contro Neuris Delgado, che gli piazza una variazione sul tema delle Torri in settima che Lodici stesso aveva inferto ad Anish Giri due giorni fa, con conseguenze che portano all’abbandono alla 36a mossa. Fortunatamente si sblocca Luca Moroni, che in terza scacchiera porta a casa una posizione non facile con Josè Cubas, costretto in ristrettezze di tempo molto peggiori delle sue e alla fine sconfitto (abbandono in 38 mosse) perché non vede una bella combinazione con guadagno di materiale da parte del Bianco. Con Daniele Vocaturo che manca malamente la strada per la vittoria contro Axel Bachmann e patta in 52 tratti, è Sabino Brunello a dare il punto vincente agli azzurri riuscendo a sfruttare un gravissimo errore di Antonio Almeida, con il Bianco, alla 46a mossa in un finale di Alfiere contro Cavallo e 5 pedoni a testa (che poi diventano 5 contro 4 perché Almeida lascia un pedone in presa con tutte le conseguenze del caso). Gli azzurri risalgono così al 15° posto, conservando possibili obiettivi davvero interessanti.
Tra le donne, invece, il 2,5-1,5 sulle Filippine arriva in modo ben diverso. Innanzitutto, è da registrare la bella vittoria di Marina Brunello, che in uscita dal Dragone Accelerato della Siciliana si trova avanti a seguito di una veniale, ma non troppo, inesattezza alla 16a mossa di Shania Mae Mendoza. Con un pedone di vantaggio, una struttura favorevole e un gioco di respiro ampio, la numero 1 italiana si vede aperta la strada di un matto in sei quasi assieme alla colonna d: l’abbandono dell’avversaria arriva a due mosse da quella che sarebbe stata comunque la fine. Stante la patta senza grandi scossoni di Olga Zimina con il Nero con Janelle Frayna, Tea Gueci getta via mezzo punto vincente, quello in grado di chiudere i conti senza troppe storie, per una difesa tenace di Jan Fronda e suoi errori in un finale di Torri e Alfiere contro Torri e Cavallo con pedone in più: certo, non facile da trattare, ma la situazione era realmente favorevole. Siglata questa patta, tutti da Giulia Sala, che spreca anche lei più volte una posizione chiaramente vincente in un finale di Torre contro Alfiere e pedoni contro Ruelle Canino. Il mezzo punto le basta comunque per dare all’Italia il successo, non prima dell’arrivo a quota 100 mosse. C’è comunque la risalita in 25a posizione, che è anche in questo caso di buon interesse.
Quello di domani sarà un sesto turno a grandi tinte europee, con confronti che hanno molto da raccontare. In chiave Open c’è un Italia-Inghilterra davvero tutto da gustare, e nel quale ogni risultato è possibile, con o senza Nikita Vitiugov, passato oltremanica dal 2023 lasciando la Russia nella quale già non viveva più da molto tempo prima della guerra mossa contro l’Ucraina. Ed è un team di gran livello, quello inglese, con David Howell, Michael Adams, Luke McShane e Gawain Jones. Più complesso il discorso per la femminile, perché la Germania vanta due giocatrici di assoluto valore a livello continentale, vale a dire Dinara Wagner ed Elisabeth Paetz.