Consegna in giornata: a Padova Amazon ha attivato l’opzione che fa paura ai piccoli negozianti
È partita in sordina nel luglio scorso, ma rischia di dilagare nel giro di qualche mese. Amazon ha infatti attivato a Padova la modalità “Consegna oggi”, che permette – ovviamente ai clienti che hanno sottoscritto l’abbonamento annuale “Prime” – di ricevere i prodotti ordinati nel giro di poche ore.
Un avanzamento logistico che va quasi annulla l’unico vantaggio competitivo che avevano i negozi fisici rispetto a quelli on line: la possibilità di avere in mano il prodotto nell’immediato.
«Siamo preoccupati, ma non più di tanto: i dati ci dicono che il commercio on line sembra aver raggiunto una stabilità e non cresce più di tanto», sottolinea il presidente dell’Ascom Patrizio Bertin, che comunque sollecita l’intervento dell’amministrazione e del governo.
LA MODALITA’ CONSEGNA IN GIORNATA
La multinazionale creata da Jeff Bezos, un vero gigante del commercio on line, sta cercando di rafforzare la propria rete logistica – anche con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale – in modo da avvicinarsi sempre più al cliente finale. Da qui la realizzazione del centro di distribuzione di Castelguglielmo e San Bellino, in provincia di Rovigo, e del deposito di smistamento di Vigonza.
La consegna in giornata è attualmente disponibile in oltre 135 città europee, con Padova tra le ultime arrivate.
Riguarda ovviamente i prodotti di maggior consumo: i libri, che sono tra i punti di forza di Amazon, ma anche merce di uso quotidiano, come le capsule del caffè o quelle del detersivo liquido per lavatrici e lavastoviglie. Dal punto di vista della sostenibilità l’azienda sta investendo in migliaia di furgoni elettrici, in più tutti gli imballaggi sono al 100% riciclabili. E l’innovazione del futuro sarà l’arrivo del drone Prime Air, con le consegne che arriveranno dal cielo.
I COMMERCIANTI
«Questi grandi colossi sono naturalmente favoriti, ma se non governiamo il cambiamento rischiamo di pagarne tutti le conseguenze. A partire dalla desertificazione commerciale: ogni negozio che chiude è un problema sociale e di sicurezza». Così il presidente Ascom pone l’accento sulla necessità di un intervento politico sul mercato.
Anche per trovare dei modi per risarcire la collettività dall’impatto del sistema di consegne: «Migliaia di camioncini ingolfano le nostre strade già trafficate, in più inquinano e parcheggiano male – osserva – L’amministrazione dovrebbe trovare un modo per far pagare dazio a chi crea disagio alla comunità».
Resta la sicurezza di avere in mano una carta che l’on line non potrà mai avere: il rapporto umano. «Il rapporto con il commerciante, i consigli, le attenzioni: tutti punti a favore del negozio di vicinato – conclude Bertin – L’assalto di Amazon ci spaventa certo, ma per fortuna è un mercato ancora settoriale, di nicchia».