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Сентябрь
2024

Peste suina, Robbio e altri 3 paesi nella zona di massima restrizione

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ROBBIO. Nuovo giro di vite della Commissione europea che ridisegna le aree di emergenza dopo l’aumento dei contagi di peste suina africana e l’aggravarsi della situazione epidemiologica.

Sono 13 i focolai accertati in provincia di Pavia, che vede l’ingresso nella zona di restrizione III, quella con regole più severe, di 4 Comuni lomellini finora rimasti in zona I: Palestro, Robbio, Confienza e Castelnovetto. Alcuni centri, invece, dalla zona II passano alla III, come Belgioioso e Linarolo. Le modifiche, pubblicate sulla Gazzetta ufficiale europea, tengono conto del livello di rischio di ulteriore diffusione della malattia e di norme internazionali, come il codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale (WOAH) e «delle giustificazioni fornite dagli Stati membri interessati riguardo alla definizione delle zone».

I centri che ora si trovano in zona III sono: Confienza, Langosco, Palestro, Robbio, Rosasco, Giussago, Certosa, Zerbolò, Rognano, San Giorgio, Marcignago, Ceretto, Cergnago, Mortara, Castello d'Agogna, Casorate, Cozzo, Gambolò, Borgo San Siro, Bereguardo, Cilavegna, Olevano, Valle Lomellina, Trivolzio, Vellezzo Bellini, Gravellona, Vigevano, Zeme, Tromello, Cassolnovo, Trovo, Semiana, Sant'Angelo, Torre d'Isola, Velezzo, Nicorvo, Parona, Albonese, Battuda, Castelnovetto, Cura Carpignano, Copiano, Gerenzago, Torrevecchia Pia, Zeccone, Pavia, Marzano, Villanterio, Magherno, Albuzzano, Landriano, Torre d'Arese, Sant'Alessio, Siziano, Vidigulfo, Vistarino, San Genesio, Borgarello, Bornasco, Filighera, Ceranova, Roncaro, Bascapè, Lardirago, Zerbo, Corteolona, Inverno e Monteleone, Pieve Porto Morone, Santa Cristina, Badia, Costa de' Nobili, Monticelli, San Zenone, Chignolo, Miradolo, Alagna, Dorno, Scaldasole, Villanova d'Ardenghi, Gropello, Valeggio, Garlasco, Ottobiano, Valle Salimbene, Travacò, Mezzanino, Linarolo, Belgioioso, Torre de' Negri, Arena Po, Portalbera, San Cipriano Po, Spessa, Albaredo Arnaboldi.

In zona di restrizione II si trovano: Candia, Langosco, Ponte Nizza, Bagnaria, Brallo, Menconico, Zavattarello, Romagnese, Varzi, Val di Nizza, Santa Margherita Staffora, Cecima, Colli Verdi, Godiasco, Breme, Casei Gerola, Frascarolo, Gambarana, Mede, Sartirana, Suardi, Torre Beretti, Villa Biscossi, Rocca de' Giorgi, Lomello, Montalto Pavese, Montesegale, Pieve del Cairo, Borgo Priolo, Bressana Bottarone, Barbianello, Ferrera, Rivanazzano, Zinasco, Silvano Pietra, Torrazza Coste, Retorbido, Sannazzaro, Calvignano, Carbonara, Cava Manara, Codevilla, Cervesina, Galliavola, Corvino San Quirico, Corana, Mornico Losana, Casatisma, Bastida Pancarana, Castelletto, Borgoratto Mormorolo, Casteggio, Fortunago, Rocca Susella, Redavalle, Lungavilla, Robecco Pavese, Rabattone, Pinarolo Po, San Martino Siccomario, Pizzale, Torricella Verzate, Mezzana Bigli, Montebello della Battaglia, Oliva Gessi, Pieve Albignola, Pancarana, Pietra de' Giorgi, Santa Giuletta, Verretto, Sommo, Voghera, Cornale e Bastida, Rea, Verrua Po, Montescano, Canneto Pavese, Casanova Lonati, Bosnasco, Santa Maria della Versa, Stradella, Lirio, Cigognola, Campospinoso, Castana, Broni, Golferenzo, Montù Beccaria, Montecalvo Versiggia, Zenevredo, Rovescala, San Damiano al Colle, Volpara, Ceretto.

Nella zona II ricadono i territori in cui il virus è stato individuato nei cinghiali. Nella zona III quelli in cui la Psa è stata riscontrata tra i suini e qui i provvedimenti restano in vigore 90 giorni dopo la chiusura dell’ultimo focolaio. In tutte le aree vanno rispettate le norme di biosicurezza, in particolare il cambio di abbigliamento e calzature quando si entra o si lascia l’allevamento e vanno scongiurati i contatti anche indiretti con cinghiali o maiali di altri allevamenti, oltre alla necessità di notificare tempestivamente ai servizi veterinari sintomi riferibili alla Psa e episodi di mortalità anomala. Intanto la giunta Fontana ha nominato Marco Farioli, dirigente dell’Unità organizzativa Veterinaria, nuovo componente dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna. —

Stefania Prato