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Сентябрь
2024

Tutela di Dop e Igp, pronto un pacchetto da 900mila euro per enti e consorzi

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Pavia. La lotta al falso Made in Italy e la tutela delle eccellenze Dop e Igp sono un obiettivo del ministero dell’Agricoltura, che ora stanzia 900mila euro. Senza dimenticare il nuovo regolamento approvato dal Parlamento di Bruxelles. Il primato italiano nell’Unione europea è indiscusso: 885 prodotti riconosciuti, tra alimentari e vini, quasi venti miliardi di euro di fatturato e oltre 86mila operatori.

I prodotti

In provincia di Pavia, secondo il ministero dell’Agricoltura, rientrano i vini Sangue di Giuda, Pinot nero dell’Oltrepo Pavese, Bonarda dell’Oltrepo Pavese, Buttafuoco, Oltrepo Pavese metodo classico (spumante prodotto con metodo classico) e Oltrepo Pavese Pinot grigio, e i salami di Varzi e di Mortara. Il provvedimento ministeriale da 900mila euro stabilisce criteri e modalità per i contributi per la promozione (organizzazione di fiere, esposizioni, concorsi, campagne pubblicitarie e attività dimostrative per far conoscere i prodotti Dop e Igp al grande pubblico, a livello nazionale e internazionale), formazione (organizzazione di corsi, seminari e altre attività formative per migliorare le competenze degli operatori del settore e garantire la qualità dei prodotti), ricerca e sviluppo.

La percentuale dei costi ammissibili varia a seconda del tipo di attività: per promozione e informazione si va dal 50% o 70% a seconda del tipo di prodotto e per la formazione e ricerca dal 70% o 90% a seconda del prodotto. Possono presentare domanda di contributo diversi soggetti, tra cui i consorzi di tutela, cioè le organizzazioni che rappresentano i produttori di un prodotto Dop o Igp, e le associazioni di produttori e aziende agricole anche temporanee. Il contributo massimo che può essere assegnato a ciascun beneficiario è di 250mila euro. Il sostegno ministeriale arriva a ridosso dell’approvazione della riforma del sistema Dop-Igp da parte del Parlamento europeo. «Il nuovo regolamento parte dal criterio ispiratore – spiega Confagricoltura – che identifica i prodotti Dop e Igp come una delle maggiori risorse di cui dispone l’Ue perché il loro legame intrinseco ai produttori del territorio li rende uno strumento di valorizzazione economica e parallelamente di tutela del territorio medesimo». Per la prima volta, la normativa europea riunisce in unica fonte legislativa le produzioni del mondo dell’agroalimentare, del vino e delle bevande spiritose Dop e Igp. «Dalla difesa del sistema delle indicazioni geografiche europee – dice Coldiretti – dipende la lotta al falso Made in Italy alimentare, che nel mondo vale oltre 120 miliardi di euro. Il contrasto alle imitazioni aiuta la crescita di un sistema che, oltre all’impatto economico e occupazionale, rappresenta un patrimonio culturale e ambientale ». La riforma è importante per lo snellimento delle procedure e il divieto all’uso di menzioni generiche come Prosek. «Da Bruxelles – concorda Cia-Agricoltori italiani – finalmente una mano tesa alla nostra agricoltura. Il via libera al testo unico sulle produzioni di qualità non solo è l’unico atto per il settore da parte dell’attuale legislatura Ue, ma dà prova di un’Europa capace di lavorare per un modello agroalimentare europeo più solido, orientato alla semplificazione e davvero a tutela degli agricoltori».