Istat, la disoccupazione scende al 6,8%. Occupati al 62,2%: in un anno sono 329mila in più
Prosegue la serie di dati positivi sull’occupazione rilevati dall’Istat. Nel secondo trimestre 2024, il tasso di disoccupazione è sceso al 6,8%, il numero degli occupati ha raggiunto il 62,2% e il Pil ha registrato una crescita sia in termini congiunturali (+0,2%) sia in termini tendenziali (+0,9%).
Calderone: “Andamento positivo non più temporaneo”
“I dati sull’occupazione denotano per il nostro Paese un andamento positivo che non è più temporaneo, ma è un filo conduttore di un percorso logico che ci restituisce un andamento dell’occupazione positivo, soprattutto per quello che riguarda l’aumento dei contratti stabili e la diminuzione complessiva di quelli a tempo determinato”, ha commentato il ministro del Lavoro, Marina Calderone. “Questo – ha aggiunto il ministro – è un elemento che fa dire che è importante lavorare per includere, per trovare delle soluzioni strutturali e per valorizzare una serie di sostegni e supporti e attività che consentano ai mercati lavoro di essere più performanti, ma anche in grado di dare garanzie”.
Urso: “La crescita italiana in controtendenza con quanto accade negli altri grandi Paesi Ue”
Soddisfazione per i dati Istat è stata espressa, tra gli altri anche dai ministri Matteo Salvini e Adolfo Urso. “I dati sull’occupazione confermano la crescita del nostro Paese in controtendenza con quanto purtroppo accade negli altri grandi Paesi industriali europei”, ha detto Urso, sottolineando che “il Paese va nella direzione giusta”. “In questo momento – ha spiegato il ministro delle Imprese – registriamo il più basso tasso di inflazione d’Europa, una crescita continua del nostro Pil, che a fine anno sarà superiore alla crescita degli altri grandi Paesi europei con cui dobbiamo confrontarci. Cresciamo malgrado la stagnazione tedesca e sappiamo che la Germania è il nostro principale partner. La crescita dell’occupazione ci conforta e conferma che siamo nella direzione giusta”.
Gli occupati sono +124mila, trainati dai dipendenti a tempo indeterminato
Relativamente al secondo trimestre gli occupati aumentano in termini congiunturali di 124mila unità (+0,5% rispetto al primo trimestre 2024), a seguito della crescita dei dipendenti a tempo indeterminato (+141mila, +0,9%) e degli indipendenti (+38mila, +0,7%), che ha più che compensato la diminuzione dei dipendenti a termine (-55mila, -1,9%). Il numero di disoccupati cala di 84 mila unità (-4,6% in tre mesi) e aumenta quello degli inattivi di 15-64 anni (+32mila, +0,3%).
I dati Istat sulla dinamica dei tassi: occupati al 62,2%; disoccupazione in calo al 6,8%
Simile la dinamica per i tassi rilevata dall’Istat: quello di occupazione raggiunge il 62,2% (+0,2 punti), quello di disoccupazione scende al 6,8% (-0,3 punti) e il tasso di inattività 15-64 anni è stabile al 33,1%. Nei dati provvisori del mese di luglio 2024, rispetto al mese precedente, si osserva un aumento degli occupati (+56 mila, +0,2%) e del relativo tasso (+0,1 punti) che si associa alla diminuzione del tasso di disoccupazione (-0,4 punti) e alla crescita di quello di inattività 15-64 anni (+0,2 punti).
La fotografi su base annua
L’occupazione, nel secondo trimestre 2024, cresce anche in termini tendenziali (+329mila, +1,4% in un anno), coinvolgendo, pure in questo caso, i dipendenti a tempo indeterminato (+3,3%) e gli indipendenti (+0,6%) a fronte della diminuzione dei dipendenti a termine (-6,7%); prosegue il calo dei disoccupati (-194mila in un anno, -10,2%) e, a ritmi meno sostenuti rispetto al trimestre precedente, quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-32mila, -0,3%). Tale dinamica si riflette nella crescita del tasso di occupazione (+0,7 punti rispetto al secondo trimestre 2023) e nella diminuzione dei tassi di disoccupazione (-0,8 punti) e di inattività (-0,2 punti), prosegue l’Istat.
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